Era ricoverata in gravissime condizioni dopo l’incidente del 15 luglio. La Panda su cui viaggiava si era fermata sotto la galleria
Una famiglia spezzata, nessun sopravvissuto tra i passeggeri della Panda che si è fermata forse per un guasto sull’autostrada A1, otto la galleria Base” sulla Variante di valico, in provincia di Firenze. Oggi all’ospedale di Careggi, è iniziato l’iter per l’accertamento di morte cerebrale di Silvana Visconti, 37 anni, madre della piccola Summer, la bambina di 4 anni. Anche lei non c’è più.
Nello schianto sono morti sul colpo i genitori di Silvana, Mauro Visconti (69 anni, originario di Verbania), la moglie Nydia Zoila Albuquerque Basulto (65 anni, nata a Lima, in Perù), e la sorella Carla Stephany Visconti, 39 anni. L’intera famiglia risiedeva a Gravellona Toce, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola. La piccola Summer, inizialmente ricoverata in condizioni disperate al Meyer, è morta mercoledì: anche per lei è stato necessario l’accertamento di morte cerebrale. Gli organi sono stati espiantati con il consenso del giudice tutelare del tribunale di Firenze.
La famiglia viaggiava su una Fiat Panda in direzione nord. Secondo le prime ricostruzioni, l’auto si sarebbe fermata improvvisamente in corsia di marcia, probabilmente a causa di un guasto. Evitata da diverse vetture è stata presa in pieno da un tir che non ha fatto in tempo a frenare. Per liberare gli occupanti sono intervenuti i vigili del fuoco. Silvana Visconti, alla guida, e la figlia Summer sono state trasportate con l’elisoccorso a Firenze, entrambe in condizioni gravissime.
«Quando accadono tragedie come questa, ci si rende conto della fragilità della vita. In questi momenti ci sentiamo tutti parte della stessa famiglia», ha dichiarato Gianni Morandi, sindaco di Gravellona Toce. «È difficile accettare che una bimba di 4 anni se ne vada così, è qualcosa che va contro natura. Su quell’auto c’erano praticamente tutti i familiari più stretti», ha spiegato commosso il primo cittadino, aggiungendo che il marito di Carla Stephany Visconti, rimasto solo, è «giovane e confuso, ha bisogno di tutto il nostro sostegno». Silvana, ha raccontato ancora il sindaco, «aveva un appuntamento al centro per l’impiego proprio due giorni dopo il rientro. Avevano progetti, voglia di fare. È tutto così ingiusto».