E’ arrivato alla commissione Bilancio del Senato il nuovo emendamento del governo alla manovra con le misure per le imprese che avrebbero dovuto confluire in un decreto a parte. Nel provvedimento ci sono le risorse per i crediti d’imposta Transizione 5.0 e Zes, le misure sul Tfr, tra cui l’adesione automatica alla previdenza complementare per i neo assunti, il contributo da 1,3 miliardi a carico delle assicurazioni, le risorse per il Piano casa e il rifinanziamento degli stanziamenti relativi al Ponte sullo Stretto di Messina, dopo le ultime decisioni della Corte dei Conti.
L’obbligo del Tfr
Viene ampliata la platea delle imprese del settore privato tenute al versamento del contributo per il Tfr e di adesione alla previdenza complementare per i lavoratori dipendenti del settore privato. Dal 1 gennaio 2026 vengono inclusi anche i datori di lavoro che, negli anni successivi a quello di avvio dell’attività, hanno raggiunto o raggiungano la soglia dei 50 dipendenti. In via transitoria per il biennio 2026-2027 tale inclusione e’ limitata ai datori di lavoro con un numero di dipendenti non inferiore a 60. Dal 2032 invece viene prevista l’estensione dell’obbligo del versamento per le aziende con un numero di dipendenti non inferiore a 40.


















