Il presidente russo dice di essere pronto a negoziare ma chiude ai leader Ue, attaccati come “porcellini accodati a Biden”. Londra trasferirà a Kiev 2,5 miliardi dagli asset di Abramovich
Il presidente russo Vladimir Putin ha attaccato duramente gli europei, paragonandoli a “porcellini accodati a Biden” e accusandoli di aver creduto nel rapido crollo della Russia per poterne trarre vantaggio.
Secondo il presidente russo, l’Occidente avrebbe avviato le operazioni militari in Ucraina con l’obiettivo di provocare un crollo della Russia. “Tutti credevano che in un breve periodo di tempo avrebbero distrutto e fatto crollare la Russia”, ha osservato il leader del Cremlino.
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Nel suo intervento al ministero della Difesa, Putin ha ribadito che in assenza di negoziati concreti la Russia procederà militarmente per ottenere il controllo dei territori che considera storicamente propri.
Kiev, 710 mila soldati russi pronti
Dal fronte ucraino arriva un nuovo allarme. Il comandante in capo delle Forze armate, Oleksandr Syrsky, ha dichiarato che Mosca ha concentrato circa 710 mila militari in vista di una possibile offensiva su larga scala. Nonostante le perdite subite, l’esercito russo continuerebbe a premere in diverse aree del fronte, in particolare intorno a Pokrovsk.
Missili e l’arma ipersonica
Putin ha annunciato che entro la fine dell’anno entrerà in servizio operativo il missile ipersonico a medio raggio Oreshnik, capace di trasportare testate convenzionali o nucleari. Il sistema, già in produzione in serie, rappresenta un ulteriore segnale di pressione militare nei confronti dell’Ucraina e dei suoi alleati occidentali.
Europa divisa sugli asset russi
Sul piano politico, l’Unione europea continua a discutere l’uso dei beni russi congelati. Il premier ungherese Viktor Orbán ha riferito che Putin avrebbe avvertito di una possibile risposta “con la forza” nel caso in cui l’Ue decidesse di utilizzare quegli asset, sottolineando che Mosca terrà conto delle posizioni assunte dai singoli Stati membri. L’Italia mantiene per ora una linea prudente.
Londra e Berlino
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato il trasferimento a Kiev di 2,5 miliardi di sterline derivanti dagli interessi sui fondi congelati all’oligarca Roman Abramovich.
Da Berlino, invece, il governo assicura che le trattative sull’Ucraina non si fermeranno durante la pausa natalizia, mentre il cancelliere Friedrich Merz ha escluso il ripetersi degli errori del 2014 sulle garanzie di sicurezza.
Stati Uniti tra piano di pace e sanzioni
Secondo il New York Times, Stati Uniti e alleati europei starebbero lavorando a un piano che prevede il rafforzamento delle Forze armate ucraine e nuove garanzie di sicurezza. Parallelamente, Washington valuta un nuovo pacchetto di sanzioni contro il settore energetico russo nel caso in cui il Cremlino continui a rifiutare qualsiasi accordo.


















