La sparatoria sulla spiaggia simbolo di Sydney durante una celebrazione ebraica di Hanukkah. Una bambina di 12 anni e il rabbino Eli Schlanger tra le vittime. I feriti sono una trentina, alcuni gravissimi. Netanyahu: “L’Australia getta benzina sul fuoco dell’antisemitismo” – I VIDEO
Cinquanta colpi di fucile, il rumore degli spari poco dopo il tramonto. Poi almeno 16 morti, i corpi caduti senza far rumore nella sabbia di Bondi Beach, la spiaggia più famosa di Sydney in Australia, dove le armi sono vietate.
I terroristi sono tre. Uno è sicuramente morto, uno è in fin di vita, è stato disarmato da un passante eroe. Del terzo non si sa ancora niente. I feriti sono più di trenta, alcuni, come due agenti, gravissimi. Ma il numero delle vittime non è definitivo, la polizia australiana su X continua a chiedere di inviare video e foto, testimonianze.
Il commissario di polizia del Nuovo Galles del Sud, Mal Lanyonha ha detto che tra i morti c’è una bambina di 12 anni. Anche il rabbino di Sydney Eli Schlanger è stato ucciso. Così come un sopravvissuto all’Olocausto, e dei ragazzi. È stato un attacco mirato alla comunità ebraica, una carneficina che poteva essere persino più grave: la polizia ha trovato rudimentali ordigni esplosivi su un veicolo nella zona dell’attacco.
LEGGI E GUARDA Il video del cittadino eroe: disarma un aggressore

A sinistra Khaled al-Nablusi, cittadino libanese di origine palestinese. A destra Naveed Akram, 24 anni, di origine pakistana
L’attacco alla spiaggia
Le forze dell’ordine sono chiamate intorno alle 18:45 ora locale, dopo segnalazioni di più persone. Le immagini riprese e postate sui social, insensate. Quando gli spari iniziano a tagliare l’aria, duemila persone festeggiano Hanukkah, la festività ebraica di otto giorni, la “Festa delle Luci”.
La festa ‘Chanukah by the Sea’ è iniziata alle 17 ad Archer Park, una spianata erbosa a ridosso della spiaggia. La locandina dell’evento promette “spettacoli dal vivo, musica, giochi e divertimento per tutte le età”. “Portate i vostri amici, portate la famiglia – si legge sui volantini – Riempiamo Bondi di gioia e di luce!”.
Il Primo Ministro Anthony Albanese:
“Le scene di Bondi sono scioccanti e angoscianti. La polizia e i soccorritori sono sul posto per salvare vite umane”

La dinamica dell’attacco
Due uomini armati scendono da una piccola utilitaria argentata parcheggiata vicino a un ponte, a pochi passi dalla spiaggia, caricano, mirano, sparano sulla gente coi fucili, poi ricaricano e sparano ancora. Uno dei due scende dal ponte imbracciando l’arma e riprende a far fuoco da lì. Un passante, Ahmed al Ahmed, 43 anni, trova il coraggio e salta addosso al terrorista, gli strappa il fucile di mano e glielo punta contro. Ha un negozio di frutta e verdura, padre di due bambini.
Il terrorista ormai disarmato perde l’equilibrio, si rialza e torna verso il ponte dal complice, che nel frattempo vedendo l’altro in difficoltà spara contro Ahmed, ferendolo al braccio.
Ahmed al Ahmed, 43 anni, ha un negozio di frutta e verdura, è padre di due bambini. Si è lanciato alle spalle di uno dei terroristi e l’ha disarmato

Il terrorista d 24 anni
Un alto funzionario delle forze dell’ordine di Sydney ha detto che uno degli uomini armati entrati in azione a Bondi Beach si chiamava Naveed Akram, 24 anni, di Bonnyrigg, viveva nella zona sud-occidentale di Sydney. “Uno di questi individui ci era noto, ma non in una prospettiva di minaccia immediata” ha fatto sapere l’intelligence di Canberra. Anche due donne sono state portate via dalla polizia. Sui social gira il nome di Khaled al-Nablusi, cittadino libanese di origine palestinese.
“Era un bersaglio preciso”
Il testimone, un adolescente che ha chiesto di restare anonimo per motivi di sicurezza, ha raccontato che l’attacco era mirato. “Non stavano sparando a chiunque. C’erano molte persone vicino a noi e ci dicevano: ‘Andate via, andate via’”. Secondo il racconto, i colpi erano diretti specificamente verso l’evento in corso sulla spiaggia.
Su X scorrono foto delle vittime. Come quella di Dan Elkaim, ebreo francese di 27 anni. Si era trasferito a Sydney, in Australia, un anno fa

L’allarme dell’antisemitismo
Yad Vashem, ufficiale dell’Olocausto di Israele, ha definito l’attacco “devastante e allarmante”. In una nota, l’istituzione ha ricordato che il suo presidente, Dani Dayan, aveva già espresso preoccupazione per la “pericolosa crescita” dell’antisemitismo in Australia durante incontri personali con i premier degli Stati di Victoria e del Nuovo Galles del Sud. “Il tragico evento di oggi dimostra dolorosamente che quegli avvertimenti non sono stati ascoltati a sufficienza”, si legge nella dichiarazione.


La condanna del premier australiano
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha parlato apertamente di un attacco a sfondo antisemita.
“Si tratta di un attacco mirato contro gli ebrei australiani nel primo giorno di Hanukkah, che dovrebbe essere un giorno di gioia”, ha dichiarato.
“Un attacco contro gli ebrei australiani è un attacco contro ogni australiano”
L’allerta della polizia
Pochi minuti dopo l’attacco, la polizia del Nuovo Galles del Sud ha diffuso un’allerta invitando la popolazione a stare lontana dalla spiaggia. Bondi Beach si trova sulla costa orientale di Sydney e si estende per oltre un chilometro. È frequentata quotidianamente da residenti e turisti.
Intorno alle 19:30, la polizia ha comunicato che due persone erano state prese in custodia, senza fornire ulteriori dettagli.
La prima nota della polizia
“Il numero delle vittime è destinato a cambiare con il proseguire dell’operazione. La polizia continua a invitare la popolazione a evitare la zona. I servizi di emergenza sono stati chiamati in Campbell Parade intorno alle 18:45 (domenica 14 dicembre 2025), in seguito a segnalazioni di colpi d’arma da fuoco. Gli agenti del Comando di Polizia delle Eastern Suburbs sono intervenuti sul posto con il supporto di numerose risorse provenienti da tutta la città. Diversi oggetti sospetti rinvenuti nelle vicinanze sono attualmente esaminati da unità specializzate ed è stata istituita una zona di esclusione. È in corso una risposta coordinata tra più agenzie. È stata delimitata un’ampia scena del crimine“.
“Attacco alla comunità ebraica”
Robert Gregory, amministratore delegato dell’Australian Jewish Association, è stato il primo a dire che “questo è un attacco alla comunità ebraica che ci addolora profondamente”.
I video
Israele: “Ondata antisemita”
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato la sparatoria a Sydney, definendola un “crudele attacco contro gli ebrei” e ha esortato le autorità australiane a intensificare la lotta contro l’antisemitismo. “Proprio in questi momenti, le nostre sorelle e i nostri fratelli a Sydney, in Australia, sono stati attaccati da vili terroristi in un attacco molto crudele contro gli ebrei”, ha dichiarato Herzog in un discorso durante un evento a Gerusalemme, dove ha invitato l’Australia a “combattere contro l’enorme ondata di antisemitismo che sta affliggendo la società australiana”.
Netanyahu “Benzina su fuoco dell’antisemitismo“
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che l’Australia “ha gettato benzina sul fuoco dell’antisemitismo” prima dell’attacco di Sydney, ricordando di aver inviato una lettera ad agosto al primo ministro australiano Anthony Albanese. Netanyahu afferma che le politiche di Albanese, che includono il riconoscimento di uno Stato palestinese, incoraggiano “l’odio per gli ebrei che ora infesta le vostre strade. L’antisemitismo è un cancro. Si diffonde quando i leader rimangono in silenzio. Dovete sostituire la debolezza con l’azione”.
Un episodio raro in Australia
Sparatorie di questo tipo sono estremamente rare in Australia, uno dei Paesi con il più basso tasso di morti legate alle armi da fuoco. Dopo la strage del 1987, in cui un uomo armato uccise 16 persone, il Paese vietò le armi semiautomatiche. Un ulteriore giro di vite arrivò dopo la sparatoria del 1996, con restrizioni severe anche sulle pistole. Oggi è cambiato tutto.


















