Prima democratica in 30 anni, prima donna e prima non ispanica dagli anni ’90. Ecco chi è e perché la sua vittoria pesa per i dem
La democratica Eileen Higgins ha conquistato la guida di Miami, riportando il Partito democratico alla guida della città per la prima volta dal 1997. Secondo le proiezioni della Cnn, Higgins ha battuto il repubblicano Emilio Gonzales, segnando un risultato storico in una Florida sempre più roccaforte repubblicana.
Prima donna, prima non ispanica dagli anni ’90
La sua elezione rompe un triplice tabù: è la prima democratica in 30 anni, la prima donna a guidare la città, la prima sindaca non ispanica dagli anni ’90. Un segnale politico che i dem leggono come un raro successo locale in uno Stato dominato da Donald Trump e dal GOP.
La vittoria di Higgins è letta come un campanello politico: rompe tre decenni di dominio repubblicano a Miami; restituisce visibilità ai democratici in Florida; mostra che alcune aree urbane possono ancora essere contendibili nonostante la deriva conservatrice dello Stato.
«Insieme abbiamo voltato pagina ad anni di caos e corruzione, aprendo la strada a una nuova era per la nostra città. Un’era delineata da una leadership responsabile che porta risultati»

Eileen Higgins, ingegnera e manager
Eileen Higgins, ingegnera e manager con una lunga esperienza internazionale, è una figura fuori dagli schemi rispetto alla politica della Florida.
Nata a Dayton e cresciuta nel New Mexico, ha studiato ingegneria meccanica e poi ha conseguito un MBA alla Cornell University. Prima di arrivare a Miami nei primi anni 2000 ha lavorato nello sviluppo di infrastrutture in America Latina, nel Peace Corps in Belize come direttrice nazionale e nella diplomazia americana per il Dipartimento di Stato, con incarichi economici tra Messico e Sudafrica.
Entrata in politica nel 2018, Higgins è stata per sei anni una delle commissarie più attive della contea di Miami-Dade, spingendo su trasporto pubblico, case a prezzi accessibili e sostenibilità.
La sua candidatura a sindaca nel 2025 è diventata rapidamente competitiva: ha scelto di qualificarsi tramite raccolta firme e si è posizionata come alternativa di trasparenza e buon governo.









