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Prima della Scala, tra vip e proteste

E’ Lady Macbeth l’opera che apre la stagione lirica della Scala di Milano. Proteste fuori dal teatro fin dalla mattina


Quello di oggi è l’incasso più alto mai registrato da una Prima del 7 dicembre: 2 milioni 800mila euro, circa 200 mila euro in più l’incasso di Forza del Destino dello scorso anno. Nel palco centrale, al posto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per il terzo anno consecutivo siede la senatrice a vita Liliana Segre. L’opera è diretta dal maestro Riccardo Chailly al suo dodicesimo e ultimo 7 dicembre come direttore musicale del teatro. Fra i vip presenti Mahmood, Achille Lauro e Pierfrancesco Favino.

L’opera

L’opera scelta per l’apertura della stagione lirica del teatro milanese Lady Macbeth del distretto di Mcensk, in 4 atti e 9 scene del compositore russo Dmitrij Dmitrievič Šostakovič, con libretto Aleksandr Germanovič Prejs ispirato all’omonimo romanzo breve di Nikolaj Leskov.

Le istituzioni

Ha fatto discutere la scarsa rappresentanza delle istutuzioni alla cerimonia. Intercettato al suo arrivo alla Scala, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha commentato: “Ce ne faremo una ragione, noi viviamo bene anche da soli”.

Il flash mob

Una delegazione di +Europa ha tenuto un flash mob simbolico con l’intento di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e della classe dirigente sulla situazione in Ucraina. “Il nostro gesto non vuole essere una critica all’arte o alla cultura, ma un monito alla libertà e alla democrazia in Europa minacciate dalla Russia di Putin, difese strenuamente dal popolo ucraino”, hanno dichiarato Martina Scaccabarozzi di +Europa Milano e Giulio Guastini dell’assemblea nazionale +Europa.

Le proteste

“I giudici hanno detto che è illegittimo il licenziamento della maschera che alla Scala ha gridato ‘Palestina libera’ e quindi urliamo insieme al teatro ‘Palestina libera!'”: in piazza Scala a Milano come ogni 7 dicembre vanno in scena le proteste in occasione dell’inaugurazione della stagione lirica del teatro. A manifestare, da un lato, il mondo dello spettacolo organizzato dalla Cgil, dall’altro il pro Pal. Intervenuto in collegamento telefonico con i manifestanti il presidente dell’associazione palestinesi d’Italia Mohammad Hannoun, ha detto: “Noi e per sempre siamo antisionisti, non antisemiti, e perseveremo. Vi dico di continuare con la vostra mobilitazione e i vostri cortei. Continueremo per denunciare Israele e coloro che lo sostengono per una Palestina libera”.

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