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Tatiana Tramacere ritrovata viva. Il padre: «È già Natale»

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La 27 enne era in casa dell’amico Dragos-Ioan Ghermescu, le indagini seguono l’ipotesi del sequestro. Lui: «Ho fatto solo quello che mi ha chiesto, voleva solo stare un po’ in pace»


Tatiana Tramacere, la studentessa salentina di 27 anni scomparsa il 24 novembre, è stata trovata viva dai carabinieri. La giovane era nascosta in un piccolo locale della mansarda di Dragos-Ioan Ghermescu, 30 anni, di origine rumena, poco distante dalla casa della ragazza: è lui l’ultima persona che aveva incontrato il pomeriggio della scomparsa.

Le indagini

Ghermescu è indagato. Inizialmente si procedeva per istigazione al suicidio. Se gli elementi raccolti confermeranno l’ipotesi di una permanenza forzata, il reato potrebbe trasformarsi in sequestro di persona. Lui sostiene di aver solo collaborato a un’idea di Tramacere, che voleva auitarla. Il 30enne è stato portato nella caserma di Lecce e ascoltato per ore, mentre i carabinieri del Ris hanno perquisito l’abitazione, dove poi la ragazza è stata effettivamente trovata.

Chi sono Tatiana e Dragos

Tatiana, adottata da piccola da una famiglia di Nardò, è una studentessa di Filosofia e psicologia, attiva sui social con oltre 50.000 follower, dove condivide poesie e riflessioni. 

Dragos Gheormescu è arrivato in Puglia dalla Romania da bambino, figlio di operai, con una formazione scolastica brillante e un lavoro in officina e nel pub locale. La sua amicizia con Tatiana era nota, ma resta da chiarire il reale rapporto tra i due negli ultimi giorni prima della scomparsa.

Il ritrovamento e le prime verifiche mediche

La ragazza è apparsa cosciente e in buone condizioni apparenti, ha riferito il colonnello Andrea Siazzu, invitando alla prudenza: «Tatiana Tramacere sta bene, ma dobbiamo capire se fosse trattenuta contro la sua volontà».

La versione di Dragos: «È stata lei a chiedermi aiuto»

Secondo quanto riferito ai carabinieri, Dragos-Ioan Gheormescu sostiene che sia stata la ragazza a pianificare l’allontanamento e a chiedergli di aiutarla, spiegando che “lui era l’unica persona di cui si fidasse”.
Tatiana, avrebbe detto il giovane, attraversava un periodo molto complicato e desiderava staccare da tutto, isolandosi per un po’. «Ancora qualche giorno e sarebbe tornata», avrebbe riferito durante l’interrogatorio.

Questa ricostruzione, secondo fonti investigative, sarebbe stata in parte confermata anche dalla stessa Tatiana, che nella notte è rientrata a casa dopo gli accertamenti in ospedale.

Dragos ha aggiunto di aver tentato di convincere la ragazza a porre fine alla fuga, viste le dimensioni che il caso stava assumendo. Quando i carabinieri sono entrati nella sua abitazione, Tatiana non si trovava nell’appartamento: era rintanata al buio in un piccolo abbaino, raggiungibile liberamente dal terrazzo della palazzina.

Quando l’hanno trovata, la 27enne avrebbe detto ai carabinieri, spaventata:

«Non ho fatto niente».

Il racconto a Chi l’ha visto?

In questi giorni gli inquirenti avevano passato al setaccio tabulati, chat, videocamere, sequestrando già il telefono di Ghermescu. L’attenzione si era concentrata sulle ultime ore della giovane: il pomeriggio aveva trascorso un paio d’ore con l’amico in un parco vicino a casa. Lo stesso 30enne, in un’intervista a Chi l’ha visto?, aveva raccontato di una breve discussione ma di averla lasciata “senza tensioni”, dandosi appuntamento per il giorno successivo.

Lei avrebbe dovuto raggiungere Brescia con un bus già prenotato, ma non è mai salita a bordo. La famiglia non aveva mai creduto all’allontanamento volontario. Ma Dragos ripete la sua versione: “Aveva bisogno di pace e io volevo solo aiutarla”

La gioia della famiglia e della città

La notizia del ritrovamento ha scatenato un applauso spontaneo tra i cittadini radunati davanti alla casa del 30enne. Il fratello di Tatiana, Vladimir, è arrivato sul posto in lacrime, mentre il padre, Rino, ha dichiarato:

«È come vivere il mio Natale in anticipo».

Secondo il legale della famiglia, Tommaso Valente, la giovane verrà portata in ospedale per accertamenti di routine e poi riaccompagnata a casa: «È in buone condizioni. Il dato fondamentale è che sia viva». Il fratello è già con lei, ha confermato l’avvocato.

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