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Scomparsa Vito Mezzalira, resti trovati in giardino sono dell’ex postino

Conferma nelle indagini sulla scomparsa di Vito Mezzalira: i resti trovati nel giardino della casa a Sagrado appartengono all’ex postino. Tre indagati per omicidio, occultamento di cadavere e truffa aggravata


C’è una svolta definitiva nell’inchiesta sulla scomparsa di Vito Mezzalira, 66 anni, ex dipendente di Poste Italiane, sparito nel 2019 a Sagrado (Gorizia). I resti umani rinvenuti a inizio mese nel giardino della sua abitazione a Sdraussina sono compatibili.

La conferma è arrivata dalle impronte dentarie e mandibolari, mentre l’autopsia, il cui incarico sarà conferito il 16 dicembre, dovrà ufficializzare l’identità. Gli esiti degli accertamenti medico-legali serviranno a definire ulteriori riscontri investigativi.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, lo scheletro è stato trovato dentro una fossa per le acque nere, profonda circa quattro metri, sul retro della casa. I resti erano chiusi in sacchi di plastica, poi coperti con terra e materiali di scarto; in seguito, per rendere ancora più difficile ogni ricerca, qualcuno avrebbe realizzato un cortiletto in cemento sopra l’area dell’occultamento.

I reati ipotizzati

La Procura di Gorizia procede per concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata. Nel registro degli indagati ci sono la ex compagna Mariuccia Orlando, il figlio della donna Andrea Piscanec e il fratellastro di lei Moreno Redivo.

Il georadar decisivo per il ritrovamento

I rilievi decisivi sono stati condotti il 6 e 7 novembre all’interno e nei pressi dell’abitazione di Mezzalira, con il supporto della III sezione del Reparto indagini tecniche del Ros di Roma. È stato utilizzato un georadar avanzato, un’unità specializzata nella ricerca molecolare del Centro carabinieri cinofili di Firenze e mezzi dei vigili del fuoco di Gorizia e Udine per rimuovere e scavare il terreno.

Gli strumenti hanno permesso di localizzare l’anomalia nel sottosuolo e individuare la fossa dove si trovavano i resti. Gli esiti degli accertamenti medico-legali serviranno ora a definire ulteriori riscontri investigativi.

Un caso aperto dal 2019

Vito Mezzalira, triestino di origine mantovana, viveva da solo a Sdraussina dopo il pensionamento da Poste Italiane. La sua scomparsa risale all’estate del 2019, quando di lui non si ebbero più notizie. Il ritrovamento dello scheletro apre ora uno scenario giudiziario completamente nuovo.

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