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Documenti addio, al gate ora basta la carta d’imbarco

Aeroporto

Il presidente dell’Enac: «Riduciamo i tempi». Entro fine 2025 saranno circa 51 milioni i viaggiatori che beneficeranno della nuova regola


Negli aeroporti italiani non è più necessario esibire un documento di riconoscimento insieme alla carta d’imbarco al momento dell’accesso al gate, per i voli nazionali e quelli diretti verso i Paesi dell’area Schengen. La novità, già operativa, è stata confermata dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) e anticipata dal Corriere della Sera.

Il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, ha precisato che i documenti devono comunque essere sempre portati con sé e tenuti a disposizione per eventuali controlli a campione o per esigenze di sicurezza. Resta inoltre invariata l’obbligatorietà dei controlli di sicurezza. “L’eliminazione di questo obbligo riduce i tempi e semplifica le procedure burocratiche, rendendo più rapido l’imbarco”, ha spiegato Di Palma.

Per salire a bordo di un volo nazionale o Schengen basterà mostrare la carta d’imbarco. Un esempio concreto? Il 6 luglio 2025, un volo Ryanair da Bergamo a Minorca ha già applicato la nuova procedura, consentendo ai passeggeri di viaggiare in modo più “snello”.

Il documento resta comunque necessario

Pur non dovendo essere mostrato al gate, il documento d’identità (carta d’identità o passaporto) resta indispensabile. Potrà infatti essere richiesto in caso di controlli a campione o per il rientro da Paesi che non adottano la stessa procedura. Inoltre, sarà comunque richiesto per effettuare il check-in presso i banchi della compagnia aerea in aeroporto.

Dove si applica la nuova regola

La semplificazione si applica ai voli domestici e a quelli diretti verso i Paesi dell’area Schengen. Ne fanno parte 25 dei 27 Stati dell’Unione Europea (sono escluse Irlanda e temporaneamente Cipro) più i Paesi dell’Associazione europea di libero scambio: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Secondo le previsioni, entro la fine del 2025 saranno circa 51 milioni i viaggiatori che beneficeranno della nuova regola. Nel 2026, il numero salirà a 92 milioni.

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