Il gup di Roma rinvia a giudizio Aurelio De Laurentiis per falso in bilancio. A processo anche Chiavelli e il Napoli. Contestate le plusvalenze Osimhen e Manolas
Il gup di Roma ha rinviato a giudizio il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, con l’accusa di falso in bilancio riferita alle annate 2019, 2020 e 2021. A processo anche il suo braccio destro Andrea Chiavelli e la stessa società calcistica.
Le operazioni contestate
Al centro dell’inchiesta ci sono presunte plusvalenze fittizie legate a due operazioni di mercato:
- la compravendita del difensore Kostas Manolas, arrivato dalla Roma nell’estate 2019;
- l’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen dal Lille nel 2020.
Secondo l’accusa, le valutazioni economiche avrebbero alterato i bilanci del club nei tre esercizi contestati.
La difesa attacca il giudice
«Siamo assolutamente stupiti dalla decisione», affermano gli avvocati Gaetano Scalise, Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada, difensori di De Laurentiis.
«L’udienza preliminare sta diventando uno snodo inutile finché non avremo un giudice davvero terzo. Qui c’erano tutti i presupposti per il proscioglimento: la Guardia di Finanza ha sbagliato persino nell’applicazione dei principi contabili», aggiungono i penalisti.
Processo fissato nel 2026
Il processo è stato fissato al 2 dicembre 2026. La difesa sottolinea come nella requisitoria «i pubblici ministeri stessi abbiano evidenziato che in questa vicenda il Napoli non ha ricevuto alcun vantaggio».









