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«Zitta, cicciona»: Trump insulta la giornalista. Chiedeva di Epstein

Trump insulta una giornalista di Bloomberg che gli chiedeva del caso Epstein. La Camera Usa vota sulla pubblicazione dei file entro 30 giorni


«Quiet, quiet piggy». «Zitta, stai zitta cicciona». In una frase tutto un mondo, sessista e di bodyshaming, che Donald Trump ha rivolto a una reporter di Bloomberg che gli poneva una domanda sul caso Jeffrey Epstein.L’episodio, riportato da diversi media americani, è avvenuto qualche giorno fa a bordo dell’Air Force One.

Camera vota su file Epstein

Nervoso, il presidente ultimamente sotto pressione dagli imbarazzi e dai suoi fantasmi mentre è in attesa del che la Camera degli Stati Uniti voti un provvedimento che imporrebbe la divulgazione di tutti i file legati al caso Epstein entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore.

Sostegno e pressione delle vittime

Un gruppo trasversale di deputati e senatori, tra cui Marjorie Taylor Greene, ha espresso fiducia in un voto unanime a favore della misura. Alla conferenza stampa fuori dal Capitol Hill erano presenti anche alcune vittime di Epstein, che hanno invitato i politici a non usare il caso per fini di parte. Se la Camera approverà la risoluzione, il testo passerà al Senato, che dovrà decidere se inviarlo a Trump per la firma.

«Non rovinate tutto al Senato», ha avvertito il deputato repubblicano Thomas Massie, promotore della proposta.

Dietrofront dello speaker Mike Johnson

Lo speaker della Camera, Mike Johnson, ha annunciato che sosterrà la legge sulla pubblicazione dei documenti Epstein, dopo mesi di opposizione motivata – ufficialmente – dalla volontà di tutelare le vittime. Una posizione che finora era stata in linea con le indicazioni di Trump.

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