Leonardo Ricci, 2 anni, è rimasto strozzato nel giardino dell’asilo nido di Soci. Tra le indagate anche la maestra che tentò i primi soccorsi. Autopsia a inizio settimana. Indagini dei carabinieri di Bibbiena
Sono cinque gli avvisi di garanzia notificati dalla Procura di Arezzo per la morte del piccolo Leonardo Ricci, il bambino di due anni rimasto strozzato nel giardino dell’asilo nido di Soci, nel comune di Bibbiena. Secondo le prime ricostruzioni, il cappuccio della felpa si sarebbe impigliato nel ramo di una pianta mentre il stava giocando.
Tra gli indagati ci sarebbe anche la maestra che è stata la prima a soccorrerlo subito dopo l’incidente. In quel momento dell’incidente, il personale in servizio nell’asilo era composto da 14 addetti.
Gli avvisi di garanzia – notificati anche a tutela delle maestre – consentono alle indagate di nominare un proprio consulente per presenziare all’autopsia. La sezione interessata è quella dei bambini più grandi (13-36 mesi), affidata alle educatrici ora sotto inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo.
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Le indagini dei carabinieri
Proseguono intanto le indagini dei carabinieri della compagnia di Bibbiena, che stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Sono state ascoltate tutte le educatrici e le assistenti dell’asilo ed è stata acquisita la documentazione relativa al giardino dove si è verificata la tragedia.
Il nodo dell’autopsia
Lo snodo centrale sarà l’autopsia, disposta dal pm Angela Masiello e programmata per l’inizio della prossima settimana. L’esame medico legale potrebbe chiarire uno degli aspetti più delicati dell’inchiesta: i tempi dei soccorsi e l’eventuale permanenza del bambino nella “morsa” del cappuccio senza un intervento immediato.
Un elemento che potrebbe aggravare la posizione delle educatrici coinvolte.










