Home / Notizie / Roma, scavi sotto Casa del Jazz: si cerca giudice Adinolfi sparito nel ’94

Roma, scavi sotto Casa del Jazz: si cerca giudice Adinolfi sparito nel ’94

Operazioni con cani molecolari in un’area un tempo riconducibile alla Banda della Magliana


Investigatori con cani molecolari nelle gallerie sotterranee sotto la Casa del Jazz di via Cristoforo Colombo, a Roma. Lo spazio culturale sorge su un bene confiscato alla criminalità organizzata e un tempo nella disponibilità di Enrico Nicoletti, storico cassiere della Banda della Magliana.

Gli scavi, mai effettuati prima, sono stati autorizzati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Tra le ipotesi degli investigatori c’è che i resti del giudice Paolo Adinolfi, scomparso nel 1994, possano trovarsi proprio in quelle gallerie. Carabinieri e polizia hanno ispezionato cunicoli e passaggi che non erano mai stati aperti da quando l’area venne sequestrata.

Muntoni: “Lì può esserci tutto”

«Questa attività non riguarda solo il giudice Adinolfi. L’obiettivo è capire cosa possa celarsi nell’antica galleria che trovammo trent’anni fa interrata. L’idea è che sia stata riempita per nascondere qualcosa, ma c’è anche una botola di accesso che permetteva un recupero», spiega Guglielmo Muntoni, ex giudice e oggi presidente dell’Osservatorio sulle politiche di contrasto alla criminalità economica della Camera di Commercio di Roma, da cui è partita la richiesta di verifiche all’interno della struttura.

«Lì potevano esserci armi, esplosivi, preziosi o documenti. E, astrattamente, anche dei corpi. Uno dei possibili è quello del giudice Paolo Adinolfi: è qualcosa che chiedo da 29 anni», aggiunge.


La famiglia Adinolfi: “Chiediamo silenzio e rispetto”

In una nota, Nicoletta, Giovanna e Lorenzo Adinolfi, moglie e figli del magistrato scomparso, hanno espresso amarezza

«La famiglia ha appreso solo oggi, dai giornali, degli scavi sotto la Casa del Jazz. Non siamo mai stati consultati né informati, né avremmo desiderato il clamore mediatico che ne è derivato. Chiediamo a tutti silenzio e rispetto per il nostro dolore infinito».

L’avvocata Sgrò: “Riferimenti a Orlandi? Suggestivi, ma…”

Sulla vicenda interviene anche Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi: «È giusto fare ogni approfondimento sulla scomparsa del dottor Adinolfi: la sua famiglia cerca verità e giustizia dal 1994. A loro va il nostro abbraccio e la nostra solidarietà. È certamente suggestivo, in questo momento, qualunque riferimento a Emanuela Orlandi, ma ciò non toglie che alcune cose relative alla seconda inchiesta — che ha familiarità con i luoghi in cui si sta scavando — meritavano un esame ulteriore e più attento».

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

EDICOLA