Home / Notizie / Diesel Euro 5, stop rinviato di un anno. Pd: «Un pasticcio»

Diesel Euro 5, stop rinviato di un anno. Pd: «Un pasticcio»

Auto

Via libera all’emendamento al dl Infrastrutture che prevede maggiore flessibilità. Salvini: «È una scelta di buonsenso»


Via libera all’emendamento al decreto Infrastrutture che concede una proroga di un anno alle restrizioni sulla circolazione dei veicoli diesel Euro 5. Lo annuncia il Ministero delle Infrastrutture, esprimendo “grande soddisfazione” da parte del vicepremier Matteo Salvini, promotore della modifica.

Secondo quanto stabilito dalla nuova norma, il termine per l’avvio delle limitazioni strutturali alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna slitta dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026. Inoltre, il divieto riguarderà prioritariamente le aree urbane con oltre 100.000 abitanti, innalzando la soglia rispetto ai precedenti 30.000.

Dopo quella data, le Regioni potranno scegliere se introdurre il blocco oppure adottare misure alternative in grado di garantire una riduzione delle emissioni in linea con i parametri europei. Le amministrazioni regionali avranno anche facoltà, se lo riterranno opportuno, di anticipare il divieto aggiornando i propri piani di qualità dell’aria. “È una scelta di buonsenso” ha commentato Salvini, rivendicando l’intervento come risposta concreta alle preoccupazioni di cittadini e imprese.

Le proteste delle opposizioni

Ma il clima politico non è disteso. Le opposizioni hanno abbandonato i lavori delle commissioni in segno di protesta, denunciando la gestione caotica dell’iter parlamentare. “Non c’è stato il tempo per valutare le riformulazioni del governo, che ci sono state fornite solo all’ultimo momento”, ha accusato il deputato PD Andrea Casu, parlando di “pasticcio infinito”.

Pichetto: “Scelta equilibrata”

Anche il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha definito il rinvio “una decisione equilibrata”, in grado di bilanciare la tutela dell’ambiente con l’impatto sociale della transizione ecologica. “Serve gradualità, senza colpire le fasce più fragili della popolazione”, ha spiegato, annunciando la prosecuzione del dialogo tra il Ministero e le Regioni coinvolte.

Codacons: “Evitate restrizioni per 1,3 milioni di veicoli”

Il Codacons stima che il rinvio eviti lo stop immediato a circa 1,3 milioni di automobili Euro 5 che da ottobre sarebbero state escluse dai centri urbani in orari di punta. Tuttavia, l’associazione avverte: ora le Regioni devono utilizzare questo tempo per introdurre vere misure strutturali contro lo smog. “Senza politiche statali di incentivo all’acquisto di veicoli ecologici – afferma il Codacons – il blocco avrebbe avuto un impatto pesante sulle famiglie e sul mercato dell’auto, già in sofferenza”. Il rischio, spiegano, era un’impennata dei prezzi del nuovo e dell’usato e un danno economico ai cittadini del Nord Italia.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *