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Sinner come fa (qui) sbaglia: ora per gli Schützen è “troppo italiano”

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Cappelli piumati: «Sull’Austria parole che fanno male. Ci vuole rispetto verso chi si sente sudtirolese, ladino o di altre minoranze». Kompatscher: «Lasciatelo giocare»


Non c’è pace per Jannik Sinner. Dopo essere stato accusato di essere “anti-italiano”, poco italiano, non del tutto italiano, ora il tennista di Sesto Pusteria finisce nel mirino per il motivo opposto: è “troppo italiano”. L’attacco arriva dagli Schützen, i Cappelli piumati dell’Alto Adige, che in una lettera aperta si dicono feriti dalle parole del numero uno del tennis mondiale, impegnato a Torino per le Atp Finals.

In un’intervista a Sky, Sinner aveva detto di essere “orgoglioso di essere italiano e felice di essere nato qui, non in Austria”. L’affermazione ha provocato la reazione degli Schützen, storicamente legati all’identità tirolese. scrive il comandante Christoph Schmid:

Sai bene che parole come questa, pronunciate da una figura tanto conosciuta, hanno un effetto che va oltre lo sport

Il richiamo degli Schützen

Nella lettera si legge: “Fa male quando personalità di spicco del nostro territorio danno l’impressione che il legame con l’Austria e l’autonomia conquistata abbiano perso significato”.

Il movimento invita Sinner a “riflettere sul peso delle parole” e a parlare “con rispetto verso chi si sente sudtirolese, ladino o appartenente ad altre minoranze”. “Apertura e diversità non sono una debolezza, ma una forza”, concludono i Cappelli piumati.

La difesa del governatore Kompatscher

Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher, che ha invitato a spegnere la polemica:

“Chiedo semplicemente di lasciarlo in pace e di lasciarlo giocare a tennis. Sosteniamolo alle Atp Finals e nella corsa al numero uno.”

Un caso che riaccende, ancora una volta, il vecchio dibattito sull’identità sudtirolese, e che Sinner, forse più di chiunque altro, si trova a rappresentare ogni volta che impugna la racchetta.

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