L’Ue inasprisce le regole sui visti per i cittadini russi dopo sabotaggi e droni: “Viaggiare in Europa è un privilegio, non un diritto”
“Difficile giustificare l’inizio di una guerra e aspettarsi di poter circolare liberamente in Europa”.
Con queste parole l’Alto Rappresentante dell’Ue per la Politica estera Kaja Kallas ha annunciato su X la stretta sui visti per i cittadini russi, decisa dall’Unione europea in risposta ai ripetuti atti di sabotaggio e alle interferenze con droni sul territorio europeo. “Viaggiare nell’Ue è un privilegio, non un diritto acquisito”, ha aggiunto la diplomatica estone.
La reazione di Mosca
Dura la risposta del Cremlino. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato Bruxelles di “ipocrisia economica e discriminazione politica”, dichiarando all’agenzia Tass. “La Commissione europea preferisce accogliere migranti illegali e disertori ucraini che vivono di sussidi, invece di turisti russi con capacità di spesa”.
Zakharova ha definito la decisione “una mossa ideologica, non di sicurezza”, accusando l’Europa di chiudersi al dialogo e di voler “punire un intero popolo per le scelte del suo governo”.
Starting a war and expecting to move freely in Europe is hard to justify.
— Kaja Kallas (@kajakallas) November 7, 2025
The EU is tightening visa rules for Russian nationals amid continued drone disruptions and sabotage on European soil.
Travelling to the EU is a privilege, not a given.
Il nuovo regolamento limita drasticamente la possibilità per i cittadini russi di ottenere visti “multipli”, cioè quelli che permettono di entrare e uscire più volte dall’area Schengen per lunghi periodi. Secondo il testo, la misura mira a prevenire l’uso strumentale dei visti per scopi di spionaggio, propaganda o attività sovversive a sostegno della guerra in Ucraina.
I richiedenti dovranno ora affrontare controlli più approfonditi e frequenti, in particolare per valutare eventuali rischi di sicurezza.
Chi potrà ancora ottenere un visto
La stretta si applica solo ai cittadini russi residenti in Russia che presentano domanda presso consolati Ue in territorio russo. Restano previste due eccezioni principali:
- Familiari stretti di cittadini Ue o di russi legalmente residenti nell’Unione (coniugi, figli minorenni, genitori) potranno ottenere visti multipli validi un anno, ma solo se hanno già utilizzato tre visti regolari negli ultimi due anni.
- Lavoratori dei trasporti (marinai, camionisti, autisti e personale ferroviario) potranno richiedere un visto multiplo di nove mesi, purché abbiano già utilizzato due visti nello stesso periodo.
Eccezioni per dissidenti e giornalisti
I singoli Paesi dell’Ue mantengono la facoltà di concedere visti di lunga durata in casi eccezionali, ad esempio a dissidenti politici, giornalisti indipendenti, difensori dei diritti umani o altre categorie vulnerabili che necessitano di protezione. La Commissione europea ha invitato gli Stati membri a usare “flessibilità umanitaria” nei casi di rischio personale documentato.












