Macerie, distruzione e un bilancio delle vittime in aggiornamento dopo il passaggio del ciclone più potente nella storia. Si teme crisi umanitaria
L’uragano Melissa, che ha colpito i Caraibi con venti fino a 300 km/h, ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione.
Secondo il New York Times, almeno 20 persone, tra cui diversi bambini, sono morte in una comunità di Haiti travolta dall’esondazione di un fiume. In Giamaica, le autorità hanno confermato altri cinque morti nella parrocchia di St. Elizabeth, dove “interi villaggi hanno perso il tetto”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Floyd Green.

Case distrutte, campi devastati e 25mila sfollati
Oltre 25.000 giamaicani si trovano nei centri di accoglienza. Le autorità avvertono che molti non potranno rientrare nelle proprie abitazioni, distrutte o gravemente danneggiate.
Nella “breadbasket” dell’isola, le coltivazioni sono state completamente distrutte, aggravando il rischio di emergenza alimentare, ha avvertito Dennis Zulu, coordinatore Onu in Giamaica.
Blackout e comunicazioni interrotte
L’80% del Paese è rimasto senza elettricità e le comunicazioni sono interrotte in gran parte dell’isola.
«Molti non riescono a contattare le proprie famiglie nella Giamaica occidentale», ha dichiarato la ministra dell’Informazione Dana Morris Dixon.
Il premier Andrew Holness ha assicurato che il governo è “al lavoro senza sosta” per portare aiuti e soccorsi.
Cuba e Haiti travolte dalle piogge torrenziali
Dopo aver colpito la Giamaica come uragano di categoria 5, Melissa ha toccato terra a Cuba con venti a quasi 200 km/h. In diverse province orientali le piogge hanno superato i 35 centimetri e intere città, come Sagua de Tánamo, risultano sommerse.
Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha annunciato l’evacuazione preventiva di oltre 735.000 persone.
Ad Haiti, nella città di Petit-Goâve, le acque del fiume Digue hanno sommerso oltre 160 abitazioni. «Le richieste di aiuto sono immense», ha dichiarato Ronald Louis, funzionario della Protezione civile locale.

L’uragano entrato nella storia
Secondo il New York Times, Melissa è entrato nella storia meteorologica dell’Atlantico. Con venti sostenuti di 185 miglia orarie (circa 300 km/h) e pressione di 892 millibar, è il ciclone più potente mai registrato sulla Giamaica e uno dei più forti di sempre nell’intero bacino atlantico.
Solo quattro uragani nella storia – tra cui Gilbert (1988) e Dorian (2019) – avevano raggiunto simili valori di intensità.
L’allarme umanitario
Le Nazioni Unite e il Dipartimento di Stato americano hanno annunciato l’invio di squadre di soccorso nei Paesi colpiti. Si teme una crisi umanitaria nelle zone più isolate di Haiti e Cuba, dove le infrastrutture sanitarie e stradali risultano gravemente compromesse.










