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Olanda, testa a testa tra liberali e il partito di Wilders: crolla l’estrema destra

Rob Jetten

Nessuna elezione olandese si era mai conclusa prima con due partiti perfettamente appaiati


Con quasi tutti i voti scrutinati (97,7%) nelle elezioni politiche di ieri, nei Paesi Bassi è testa a testa fra i liberali progressisti di D66 guidati dal giovane Rob Jetten e il partito di destra nazionalista e anti-Islam Pvv di Gert Wilders.

Sarebbero 26 seggi a 26 con 97,7% voti scrutinati, secondo i dati quasi definitivi diffusi dall’agenzia nazionale Anp e ripresi dai media locali.

Lo scarto tra i due partiti è di poco superiore ai duemila voti su scala nazionale, l’esito è quindi uno dei più incerti nella storia politica recente dei Paesi Bassi. Il risultato ravvicinato rischia di ritardare l’avvio delle trattative per la formazione di una nuova coalizione di governo.

Nonostante la distanza ridotta, il risultato rappresenta una vittoria del centro politico e una sconfitta per Wilders, il cui partito ha perso 11 seggi rispetto alle precedenti elezioni. Il D66, guidato da Rob Jetten, ne ha guadagnati 17, ottenendo così il suo miglior risultato dal 1966, anno della fondazione. Entrambi i partiti dovrebbero contare 26 seggi ciascuno nella Camera dei Rappresentanti composta da 150 membri.

Il partito più grande ottiene il diritto di tentare per primo la formazione di un governo, ma con un risultato così equilibrato sarà difficile stabilire chi potrà farlo. Le possibilità che Wilders torni al potere restano comunque minime, anche perché i leader delle principali forze politiche, incluso Jetten, avevano già escluso un’alleanza con l’estrema destra prima del voto.

In un messaggio pubblicato mercoledì sera sui social, Wilders ha ammesso: «Speravamo in un risultato diverso, ma restiamo con la schiena dritta. Siamo più combattivi che mai e ancora il secondo, forse addirittura il primo partito dei Paesi Bassi».

Giovedì mattina ha ribadito che, se il suo partito risulterà il più votato, dovrà essere il primo a tentare di formare un governo.

Da parte sua, Rob Jetten ha commentato con entusiasmo: «Milioni di olandesi oggi hanno voltato pagina», sottolineando che la sua è stata una campagna di ottimismo e dialogo che ha convinto una larga parte dell’elettorato moderato.

Chi è Rob Jetten

Jetten, il 38enne leader del partito centrista D66 è un ex atleta, che solo un mese fa era quinto nei sondaggi. Entrato in Parlamento a 30 anni, l’anno dopo è diventato il leader più giovane del partito.

«Abbiamo condotto una campagna molto positiva perché vogliamo liberarci di tutto il negativismo che l’Olanda ha avuto negli ultimi anni», ha detto durante la campagna. «Voglio riportare l’Olanda nel cuore dell’Europa perché senza la cooperazione europea noi non andiamo da nessuna parte».

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