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Eredità Agnelli, Elkann chiede la messa alla prova e Ferrero patteggiamento

Gianni Agnelli e Marella Caracciolo

Nuovo capitolo nell’inchiesta sull’eredità della famiglia Agnelli. Per John Elkann richiesta di “messa alla prova”, mentre Gianluca Ferrero propone il patteggiamento con una multa da 73mila euro


È stata formalizzata al tribunale di Torino la richiesta di patteggiamento presentata da Gianluca Ferrero, storico commercialista della famiglia Agnelli e attuale presidente della Juventus, posizione che tuttavia non ha alcun collegamento con questa vicenda.

Ferrero ha proposto di chiudere il procedimento con il versamento di una sanzione pecuniaria di 73mila euro, senza pene accessorie. Il suo legale ha chiesto al giudice di ridisegnare il capo d’accusa in una ipotesi di falso.

L’origine dell’accusa

Secondo la procura, l’accusa riguarda un documento del 2021 relativo alla composizione della società Dicembre, la holding che controlla tutte le società del gruppo Agnelli. La questione potrebbe avere effetti anche sulla causa civile avviata da Margherita Agnelli, madre di John, Lapo e Ginevra Elkann, in relazione all’asse ereditario.

La procura di Torino ha espresso parere favorevole al patteggiamento, e la decisione del giudice è attesa entro la fine di novembre.

John Elkann e Gianluca Ferrero

John Elkann 10 mesi dai Salesiani

Per John Elkann, presidente di Exor e nipote dell’Avvocato Agnelli, è stata formalizzata la richiesta di svolgere un periodo di “messa alla prova” per chiudere il processo per frode fiscale legato a uno dei filoni dell’eredità di famiglia.

L’imprenditore si è impegnato, attraverso i suoi legali, a svolgere attività di tutoraggio e docenza per dieci mesi, con turni di 30 ore mensili presso l’ufficio pastorale giovanile Maria Ausiliatrice dei Salesiani di Torino.
In caso di esito positivo, il procedimento si estinguerà automaticamente per “estinzione del reato”. Il giudice ha fissato una nuova udienza per il 28 novembre.

L’accusa dei pm

Secondo i pubblici ministeri, l’indagine ipotizza una frode fiscale collegata alla presunta residenza fittizia in Svizzera di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli e nonna degli Elkann.

La procura stima redditi non dichiarati per circa 248 milioni di euro e una massa ereditaria non tassata di oltre un miliardo. Tuttavia, prima di presentare la richiesta di “messa alla prova”, Elkann ha sanato ogni pendenza con l’Agenzia delle Entrate, versando 183 milioni di euro, motivo per cui i pm hanno dato parere favorevole.

L’attesa della decisione

A meno di colpi di scena, la giustizia penale non sarà chiamata a pronunciarsi nel merito. L’esito definitivo passerà al procedimento civile. Sia per Elkann sia per Ferrero, la decisione dei giudici è attesa entro la fine di novembre.

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