La giornalista e scrittrice denuncia le false immagini pornografiche create con l’intelligenza artificiale. «È una violenza e un furto d’identità». Accertamenti su SocialMediaGirls.com
«Ho scoperto ieri che su un sito per adulti circolano immagini di me nuda, generate con l’intelligenza artificiale».
Con amarezza e allarme Francesca Barra denuncia sui social la scoperta di false immagini pornografiche create senza consenso.
“Non è arte, è violenza digitale”
«Non sono io, ma qualcuno ha deciso di costruire quella menzogna per ottenere attenzione e insinuare il dubbio che potessi essermi mostrata in quel modo negli ambienti in cui lavoro o ho lavorato: in Mediaset e con Piero Chiambretti».
La giornalista e scrittrice racconta la vergogna e la paura provate pensando ai suoi figli: «Ho pensato a cosa avrebbero potuto leggere se quelle immagini fossero finite nelle mani sbagliate. Non è arte, non è una scelta personale: è un contenuto creato per suscitare morbosità e basato sull’alterazione della realtà».
“Un abuso che marchia la dignità”
Barra si rivolge anche alle altre vittime.
«Ho pensato alle figlie e ai figli di tutti, alle ragazze che subiscono la stessa violenza digitale e che forse non hanno i miei strumenti per difendersi. È una violenza e un abuso che marchia la dignità, la reputazione, la fiducia. Un furto dell’immagine, del corpo, della libertà di essere viste per ciò che si è».
“La tecnologia non deve servire l’abuso”
«Le tecnologie dovrebbero essere strumenti di progresso, non di sopraffazione», scrive ancora Barra. «Troppo spesso diventano armi di manipolazione e di vergogna. Chi crea o diffonde questo materiale commette un reato, ma le leggi e le piattaforme arrivano sempre dopo».
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La giornalista ricorda di aver discusso una tesi in criminologia sul cyberbullismo, per contribuire alla sensibilizzazione di famiglie e studenti: «Il cyberbullismo non è un problema tra ragazzi, ma uno specchio delle nostre fragilità collettive».
L’indagine della polizia postale
Sulla vicenda sono stati avviati accertamenti della polizia postale. Gli inquirenti stanno analizzando il sito SocialMediaGirls.com, una piattaforma che utilizzerebbe l’intelligenza artificiale per generare immagini pornografiche false.
Proprio da questo sito Francesca Barra ha scoperto le immagini che la ritraevano, decidendo di denunciarne pubblicamente l’esistenza e chiedere maggiore tutela per le vittime della violenza digitale.









