Manifestanti nel paese natale di Mussolini. Il leader di FN Roberto Fiore arrivato in piazza, dopo un colloquio con la Digos ha scelto di non partecipare
Oltre mille manifestanti – circa 700 secondo la Questura – hanno partecipato questa mattina al raduno nel paese natale di Benito Mussolini, sfilando dalla piazza principale fino al cimitero di San Cassiano, dove si trova la cripta del Duce.
Il corteo in occasione dell’anniversario della Marcia su Roma, come ogni anno organizzato dalle pronipoti di Mussolini.
Saluti romani davanti alla cripta
Dopo anni di assenza, davanti alla tomba del Duce sono tornati i saluti romani. Nonostante il consueto invito della famiglia Mussolini a “mettere la mano sul cuore”, diverse decine di persone hanno alzato il braccio teso durante il rito del “presente”.
Quest’anno al raduno si è unita anche Forza Nuova, la formazione di estrema destra guidata da Roberto Fiore. Arrivato in piazza, ha avuto un breve colloquio con la Digos e poi ha scelto di non partecipare al corteo.
La disputa sull’autorizzazione della Questura
L’avvocato Roberto Minutillo, legale di Fiore, ha spiegato che il provvedimento con cui la Questura aveva stabilito che Forza Nuova dovesse manifestare alle 15, separatamente dal corteo mattutino, sarebbe “atto inesistente” perché firmato con una firma digitale scaduta. Per questo, i militanti di Forza Nuova hanno marciato insieme agli altri partecipanti nella mattinata. Fiore, arrivato in piazza, ha avuto un breve colloquio con la Digos e ha poi scelto di non partecipare al corteo.
Massima sorveglianza, nessun incidente
L’intera manifestazione si è svolta in modo pacifico, senza tensioni né episodi di rilievo. Numerosi agenti erano presenti con mini telecamere per documentare l’evento. Pochi i simboli esplicitamente riconducibili a Forza Nuova; il nero è rimasto il colore dominante tra i partecipanti, dove si sono visti anche famiglie e bambini, insieme ai labari degli Arditi e di varie associazioni combattentistiche.









