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Esplosione in via Nizza a Torino, è stato un atto doloso: un arresto

La palazzina crollata in via Nizza 189 a Torino

La notte tra il 30 giugno e il 1° luglio è morto Jacopo Peretti, 5 i feriti. L’arrestato è accusato di disastro doloso e omicidio volontario


C’è mano di un uomo dietro l’esplosione che nella notte fra il 30 giugno e il 1° luglio, a Torino, ha devastato una palazzina residenziale provocando cinque feriti e un morto: Jacopo Peretti, 33 anni, investito da una fiammata e trovato completamente carbonizzato solo dopo diverse ore.

Al termine di un’indagine lampo il sospettato è stato arrestato dalla polizia su ordinanza di custodia cautelare del tribunale: per ragioni personali, ancora da chiarire in via definitiva, avrebbe provocato un incendio nell’appartamento al quinto piano. Alcuni media locali sostengono si tratti un atto di vendetta nei confronti di una donna.

La pm Chiara Canepa e i poliziotti della squadra mobile e del commissariato Barriera Nizza che hanno condotto le indagini, si sono subito mossi sulla pista dell’incendio doloso. La conferma è arrivata quando i i vigili del fuoco del comando provinciale, fra le macerie hanno individuato l’innesco dell’incendio. Altri elementi sono stati prodotti dall’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza. Importanti anche le dichiarazioni dei testimoni: quelle dei colleghi di lavoro del sospettato, e dei suoi stessi familiari.

L’esplosione si era verificata intorno alle 3:15 in via Nizza 389, nel quartiere Lingotto. Tre appartamenti distrutti, una parte dell’edificio crollato, feriti i componenti di una famigliche abitava nell’alloggio accanto a quello di Peretti, una bimba di 6 anni, una ragazza di 19 anni, un 24enne e una donna di 45 anni. Ferito gravemente anche un dodicenne del piano di sotto. Quarantacinque persone evacuate e ospitate in una scuola vicina. Poteva sembrare un incidente, una fuga di gas. Invece è stato un uomo. La procura ha chiesto e ottenuto un ordine di custodia cautelare. Il fascicolo è aperto per disastro doloso e omicidio volontario. Quanto al movente, sono ancora necessari degli accertamenti.

La vittima, Jacopo Peretti, era diplomato al liceo scientifico Newton, a Chivasso (Torino), aveva studiato alla scuola di management ed economia dell’Università, lavorava per un’azienda di consulenza energetica oltre che per una palestra ed era un grande tifoso del Torino. La sua vita è stata cancellata non per un incidente ma per volontà di qualcuno, i motivi saranno resi noti e non basteranno a colmare il vuoto.

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