La segretaria del Pd: “No alla nuova Tassa Meloni sulle vacanze degli italiani. Se ci riproveranno li fermeremo di nuovo”
“Siamo riusciti a ottenere pochi minuti fa il ritiro ufficiale dell’emendamento con cui il Governo ha provato ad istituire la nuova Tassa Meloni sulle vacanze degli italiani”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. “L’indecente scaricabarile di queste ore tra le forze di maggioranza che solo ieri lo avevano depositato tutte insieme non ci interessa”, ha aggiunto.
Per poi proseguire: “Quello che chiediamo ora è che Giorgia Meloni si impegni a non presentare più l’aumento dei pedaggi per gli italiani nemmeno sotto altre forme, anche nei prossimi provvedimenti. E se ci riproveranno, li fermeremo di nuovo”.
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“Un aumento di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5”, è quanto prevede un emendamento dei relatori al dl Infrastrutture che mira ad aumentare il canone annuo corrisposto ad Anas: a partire “dal primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore della disposizione”, ovvero – considerato l’iter parlamentare del decreto – dal primo agosto.
L’aumento prevedeva un euro ogni mille chilometri. Generalizzato, coinvolgeva tutte le classi di pedaggio che suddividono i veicoli in categorie: in A e B. Sotanzialmente auto, suv, camper e moto, 3-4 e 5 contano invece gli assi di camion e traini.
L’incremento dei pedaggi era previsto dal primo agosto per consentire “ad Anas di coprire in modo definitivo il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è strutturalmente aumentato a causa di alcuni eventi, in particolare la ridefinizione della rete in gestione Anas e l’incremento dei costi per l’illuminazione pubblica delle strade e di altri costi per le attività di Anas, non coperti dall’attuale Contratto di Programma”, si leggeva nella relazione tecnica all’emendamento presentato dai relatori al dl Infrastrutture, che quantificava le necessità della società in circa 90 milioni di euro annui, “corrispondenti agli introiti aggiuntivi attesi dall’incremento del canone”.