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Knesset e piazza, trionfo di Trump: «Alba storica per il Medio Oriente»

Un discorso pacificatore, il presidente Usa ha teso la mano anche all’Iran e promesso impegno sull’Ucraina


È stato un giorno di gioia in Israele, è stato il giorno di Donald Trump, che ha oscurato Netanyahu e il suo governo. Fin dalle dichiarazioni sull’aereo che lo portava a Tel Aviv, il presidente americano ha esultato per la liberazione degli ostaggi e per un ‘cessate il fuoco’ che deve durare.

Primo presidente americano a parlare alla Knesset dai tempi di George W. Bush nel 2008, Trump ha anche invitato il premier israeliano alla firma dell’accordo a Sharm el-Sheikh, ma Netanyahu ha declinato, ufficialmente per “vicinanza della festività ebraica (Sukkot)”. “Netanyahu – si legge in una nota – ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per i suoi sforzi volti ad ampliare il cerchio della pace e per l’invito che gli era stato rivolto”.

Nella piazza degli ostaggi, nelle maratone televisive, Trump è stato osannato. Ha rilasciato dichiarazioni pacificatrici sulla Cina, ha promesso che si impegnerà anche per la fine della guerra Russia-Ucraina. La sua entrata alla Knesset, accolta da una ovazione. Il presidente degli Stati Uniti ha parlato di “alba storica di un nuovo Medio Oriente”.

Nel suo discorso, ha affermato che “Israele ha vinto tutto ciò che si poteva vincere con la forza delle armi. Offriremo una mano d’amicizia all’Iran” ha promesso. Anche se ha definito Teheran “lo sponsor numero uno del terrorismo”. “Le altre nazioni arabe non si sarebbero state a proprio agio se l’Iran avesse avuto le armi nucleari. Abbiamo portato via una grande nuvola nera. E ora siamo pronti a fare un nuovo accordo con l’Iran, sarebbe meraviglioso”. 

“Presto l’intera regione del Medio Oriente sarà disarmata, così come l’organizzazione islamista palestinese Hamas. Trump ha citato anche il suo lavoro con il presidente del Libano, Joseph Aoun, per rendere inoffensivo il movimento filo-iraniano Hezbollah”. 

Le immagini della giornata

Nel suo discorso al parlamento mono-camerale, il presidente ha ringraziato il segretario di Stato, Marco Rubio, e l’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff. Rubio, ha detto Trump, “sarà ricordato come il più grande segretario di Stato nella storia degli Usa”. Mentre Witkoff “è amato da tutti perché è un grande negoziatore”.

Si è rivolto agli israeliani: “Gli Stati Uniti hanno pianto insieme a voi il 7 ottobre, tutti devono sapere che l’America è con voi. ‘Non dimenticate il 7 ottobre e fate in modo che non si ripeta mai più”. Poi ha fatto un appello per la moderazione a Netanyahu: “Bisogna concentrarci sulla costruzione di sicurezza, stabilità economica. Voglio essere un partner in questo sforzo. Noi aiuteremo. Tutti vogliono partecipare. Il Consiglio della pace è un nome meraviglioso. Bibi, è arrivato il momento, perché il mondo è un posto grande. Questa piccola parte di terra è piccola se guardate al Medio Oriente. Quello che avete fatto è incredibile. Vorremmo che tutti si unissero agli Accordi di Abramo. Potremmo portare risultati. C’era un’amministrazione debole con Obama e quelli dopo (Biden ndr). Ora avete la pace e ci sono persone che amano Israele più di prima”.

Il discorso in stile comizio elettorale, ha infranto diversi tabù diplomatici. Trump è arrivato anche a sollecitare il presidente israeliano Isaac Herzog perché conceda la grazia a Benjamin Netanyahu, imputato in un processo per corruzione che va avanti da anni.

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