Incidente e incendio nel quartiere Prenestino, fumo visibile in molti quartieri. Danni ai palazzi vicini. Meloni sente il sindaco Gualtieri
Ore 7.30. Un forte boato, poi l’inferno di fuoco, le fughe disperate e le fase concitate dei soccorsi. Poi un nuovo grande boato. Nella Capitale l’incubo si manifesta improvvisamente in una torrida mattinata di inizio luglio.
Un’esplosione a una cisterna di gas e carburante in via dei Gordiani, in zona Prenestino a Roma, ha provocato un vasto incendio. Si è levata una densa colonna di fumo visibile da gran parte della città. Il rogo ha provocato oltre 50 feriti: 24 tra i civili, undici gli agenti di polizia, un carabiniere, sei vigili del fuoco e tre operatori del 118. Al Sant’Eugenio ci sono i due più gravi che presentano “un quadro clinico complesso” e “sono supportati da respirazione meccanica”. Entrambi uomini, sono ricoverati presso la Uoc Grandi Ustionati: uno ha ustioni sul 55% del corpo, l’altro sul 25% ma ha anche un quadro clinico complesso per patologie pregresse. Sono “gravi e in pericolo di vita”. Il più grave lavora proprio nel distributore Eni.
Al Sant’Eugenio, inoltre, sono stati trasferiti 4 feriti, “due in codice verde e 2 in codice rosso, da subito sottoposti a respirazione meccanica non autonoma. Inoltre, presentano danni da inalazioni e barotrauma”. Una cinquantina sono gli evacuati. Nella stessa via del deposito in cui è avvenuta l’esplosione è stato evacuato un centro estivo, altrimenti il bilancio sarebbe stato più pesante.
Prego per le persone coinvolte nell’esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente.
— Papa Leone XIV (@Pontifex_it) July 4, 2025
“Ai primi sentori di fumo intorno alle 7.30 abbiamo fatto evacuare i bambini, erano presenti in 8. Sono arrivati i genitori, i ragazzi stanno tutti bene. Se fosse successo un’ora più tardi sarebbe stata una strage: ci sarebbero stati i 60 bambini del centro estivo, noi responsabili, e 120 prenotati in piscina. Il centro sportivo è danneggiato, sembra un campo di battaglia” ha spiegato il presidente della polisportiva Villa De Sanctis, Fabio Balzani. In molti edifici si registrano danni: vetri rotti, infissi divelti e detriti che sono volati anche a metri di distanza. Un uomo è stato soccorso dai carabinieri nella sua auto in fiamme, ora è in gravi condizioni.
Sulla vicenda è intervenuto anche Papa Leone XIV: “Prego per le persone coinvolte nell’esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente”, ha scritto su X.
Le deflagrazioni sarebbero state diverse: “Le operazioni sono risultate molto difficoltose perché a fianco al distributore c’era un deposito di ambulanze che aveva all’interno delle bombe d’ossigeno, circostanza che può aver causato delle deflagrazioni “, ha spiegato il maggiore dei carabinieri Andrea Quattrocchi. Il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, ha spiegato che “si è trattato di un’esplosione conseguente a un ‘blif da gpl’ equiparabile all’esplosione di una bomba. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l’esplosione”.
“Purtroppo è stato un incendio grave che pare sia disceso da un incidente nella fase di scarico del gpl. Gli operatori di polizia che stavano effettuando l’intervento, come anche altri soccorritori, sono ora stati investiti da quest’esplosione molto forte e ora sono nei vari ospedali”, ha spiegato il questore di Roma Roberto Massucci.