A Tel Aviv migliaia in Hostages Square. A Ramallah i prigionieri palestinesi accolti tra applausi e bandiere. Cronaca di un giorno storico
Questa è la cronaca di un giorno storico: dopo due anni di guerra, dopo il tragico 7 ottobre del 2023 e la strage di Hamas, sono tonati a casa gli ostaggi israeliani rimasti in vita; liberi anche quasi duemila detenuti palestinesi.
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Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cune. Sono a casa.
Le immagini della giornata
Israele non ha dormito. In piazza una folla di quasi 100 mila persone si è radunata dalla notte prima. Al contrario di come era stato annunciato non sono state trasmesse le immagini del momento della liberazione per evitare spettacolarizzazioni. Per evitare anche che persone da un anno tenute prigioniere in un inferno si trovassero di colpo alla luce e sotto i riflettori del mondo intero.
I primi sette sono stati liberati alle 7 di mattina (ore italiane). Eitan Mor, Gali e Ziv Berman, gemelli rapiti a Kfar Azza, Emily Damari, Matan Angrest, Omri Miran, Alon Ohel e Guy Gilboa-Dalal. Alle 9,30 circa sono stati rilasciati anche gli altri 13 ostaggi. L’Idf ha confermato su X: “È ufficiale: non ci sono più ostaggi israeliani in vita prigionieri di Hamas”.
Contemporaneamente un autobus con prigionieri palestinesi rilasciati da Israele sono arrivati a Ramallah, primo gruppo di circa 2.000 detenuti. Ad accoglierli un mare di lacrime e di bandiere.
Watch the moments that Rom Broslavski, Nimrod Cohen, and Eitan Horn were welcomed back home into Israel by the IDF 🇮🇱 pic.twitter.com/panFrDZfoI
— Israel Defense Forces (@IDF) October 13, 2025
Il presidente Donald Trump ha sorvolato sull’Air One la zona, poi è atterrato. Sul maxi schermo della piazza si sono sovrapposte le immagini dei furgoni con gli ostaggi e la scaletta dell’Air Force One con il presidente Usa Donald Trump che scendeva a terra. Per gli israeliani è lui oggi , l’eroe.
E se Trump riuscirà a mantenere il cessate il fuoco, il ritiro israeliano da Gaza, il ritorno degli ostaggi e se tutto questo reggesse aprendo la strada a negoziati per l’unica soluzione possibile, due Stati per due popoli, allora, come detto dall’israeliano Nahum Barnea, editorialista di Yedioth Ahronoth, non solo meriterebbe il Nobel per la Pace, ma anche quelli per la Fisica e la Chimica. Perché sarebbe un risultato straordinario.
La sua ovazione Trump l’ha avuta appena arrivato alla Knesset fdove ha tenuto un lungo discorso. Camminando nei corridoi ha risposto a un giornalista che gli chiedeva se la guerra fosse finita: «Sì, per quanto mi riguarda, sì».

La cronaca della giornata
Netanyahu, impegnati a mantenere la pace nella regione e oltre
Israele e’ impegnato a mantenere la pace sotto gli auspici del piano presentato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto Netanyahu sempre nel corso dell’assemblea al Parlamento israeliano. “Questa e’ un’occasione per mantenere la pace nella regione ed estenderla anche oltre il Medio Oriente. Ci impegniamo a mantenerla”.
Netanyahu a Trump: “Grazie per ritorno ostaggi”
“La ringrazio personalmente a nome di tutta la nazione per il ritorno degli ostaggi”, oggi ”sono tutti tornati a casa” in Israele. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti Donald Trump intervenendo alla Knesset e dandogli il ”benvenuto a Gerusalemme, nostra capitale eterna”.
Netanyahu a Trump, “Grazie per essersi schierato contro menzogne Onu”
Netanyahu ha definito Trump “nostro migliore amico a Casa Bianca” e lo ha ringraziato per accordi Abramo e ritiro da accodo con Iran.
Al-Sisi accoglie leader, Abu Mazen e Sanchez già a Sharm el Sheik
Cominciano ad arrivare all’aeroporto di Sharm el Sheik gli oltre venti capi di Stato e di governo che prenderanno parte al ‘Vertice per la pace’ in programma al Congress Conference Center sulle rive del Mar Rosso. Il presidente Abdel Fattah Al-Sisi ha già accolto Tony Blair, ex premier britannico che dovrebbe copresiedere il ‘Consiglio di pace’ per Gaza, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas. Secondo il programma provvisorio, alle 14 (ora locale) è previsto un incontro bilaterale tra il presidente egiziano e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Alle 15 la foto di gruppo dei partecipanti al ‘Summit for peace’. Poco dopo la cerimonia di firma dell’accordo. A seguire l’apertura del vertice con un discorso del presidente Al-Sisi, seguito da un intervento del presidente Trump. Il programma potrebbe subire slittamenti dovuti anche agli impegni del presidente americano in Israele.
Guterres, ora tutti rispettino prossimi impegni piano pace
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha accolto con favore il rilascio di 20 israeliani nella Striscia di Gaza da parte del movimento palestinese Hamas. “Accolgo con favore il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza”, ha scritto su X. Guterres ha inoltre ribadito la sua richiesta di restituzione a Israele dei resti degli ostaggi uccisi nell’enclave palestinese. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha invitato “tutte le parti a continuare a rispettare gli impegni assunti nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza”. Ha sottolineato che le Nazioni Unite continuano a lavorare per porre fine al conflitto a Gaza.
Trump, Israele è forte e vivrà per sempre
Trump alla Knesset: “La storia della ferrea determinazione e del trionfo di Israele dal 7 ottobre dovrebbe essere la prova per il mondo intero che coloro che cercano di distruggere questa nazione sono destinati a un amaro fallimento. Lo Stato di Israele è forte e vivrà e prospererà per sempre”.
Trump tende la mano all’Iran, “sempre aperta”
“Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti in questa regione che decenni di fomentare terrorismo, estremismo, jihadismo e antisemitismo non hanno funzionato: si sono ritorti contro di loro in modo totale”. Così Donald Trump, parlando alla Knesset. “È più evidente che mai che le nazioni produttive e responsabili di questa regione non dovrebbero essere nemiche o avversarie, ma partner e, alla fine, persino amiche – ha aggiunto – Anche con l’Iran, il cui regime ha inflitto così tante morti in Medio Oriente, la mano dell’amicizia e della cooperazione è sempre aperta”.
Netanyahu cancella viaggio a Sharm “per la festività”
Il Primo Ministro Benyamin Netanyahu ha detto che non potrà partecipare al vertice di Sharm el Sheik a causa dell’inizio della festività di Simchat Torah che inizia questa sera. Lo riferisce l’ufficio del premier. Il massacro del 7 ottobre 2023 è avvenuto proprio durante la festività di Simchat Torah. “Netanyahu – si legge in una nota – ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per i suoi sforzi volti ad ampliare il cerchio della pace e per l’invito che gli era stato rivolto”.
Trump, a Gaza fare in modo che abbiano una vita migliore
“L’attenzione su Gaza deve concentrarsi interamente sul ripristino dei fondamenti della stabilità, della sicurezza, della dignità e dello sviluppo economico, affinché possano finalmente avere la vita migliore che i loro figli meritano”. Così Donald Trump negli estratti del suo discorso alla Knesset diffusi dalla Casa Bianca.
Israele, rilasciati quasi 2mila detenuti palestinesi
Israele ha affermato di aver liberato quasi 2mila detenuti nell’ambito dell’accordo tra Israele e Hamas. “Tutti i prigionieri palestinesi che sarebbero dovuti essere liberati nell’ambito dell’accordo di sequestro sostenuto dagli Stati Uniti sono stati rilasciati dalle carceri israeliane”, ha dichiarato un portavoce dell’IDF al Times of Israel. Tra i prigionieri ci sono 250 condannati per terrorismo, condannati all’ergastolo, oltre a 1.718 detenuti di Gaza arrestati nel corso della guerra. Israele aveva inizialmente dichiarato che avrebbe atteso il rilascio di tutti gli ostaggi, ma ha invece deciso di liberare i prigionieri prima che Hamas consegnasse le salme degli altri 28 ostaggi.
Trump accolto da un’ovazione alla Knesset
Trump è stato accolto da un’ovazione e una standing ovation da parte dei membri del Parlamento israeliano al suo ingresso alla seduta plenaria della Knesset. Applausi scroscianti sono stati riservati anche ai membri del gabinetto di Trump presenti nella tribuna pubblica: il Segretario di Stato Marco Rubio e il Segretario alla Difesa Pete Hegseth. Anche Ivanka Trump ha preso posto nell’aula del Parlamento. Un lunghissimo applauso, accompagnato dal coro ‘Bibi Bibi’, ha accolto Benjamin Netanyahu.
Trump alla Knesset celebra tregua e tende mano all’Iran
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo intervento a breve alla Knesset, loda l’accordo di tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi, definendoli “l’alba storica di un nuovo Medioriente”. Nel suo discorso, come anticipato da Associated Press, afferma che “Israele ha vinto tutto ciò che si poteva vincere con la forza delle armi” e offrirà “una mano d’amicizia” all’Iran.
Trump e Netanyahu incontrano ex ostaggi e famiglie alla Knesset
Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrano gli ex ostaggi e le loro famiglie alla Knesset.
Israele ha scarcerato 88 palestinesi condannati a ergastolo
Le autorità israeliane hanno rilasciato 88 detenuti palestinesi condannati all’ergastolo dalla prigione di Ofer, a ovest di Ramallah, in Cisgiordania, nell’ambito della prima fase dell’accordo tra Israele e Hamas. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. L’accordo raggiunto la settimana scorsa a Sharm el-Sheikh prevede che in cambio del rilascio dei 48 ostaggi israeliani, 20 dei quali vivi e liberati questa mattina da Hamas – Israele liberi 250 detenuti palestinesi condannati all’ergastolo, di 88 dalla prigione Ofer, a ovest di Ramallah, e 162 dalla prigione Ketziot, nel Negev. L’intesa prevede anche il rilascio di 1.718 detenuti palestinesi arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
Egitto, Netanyahu e Abu Mazen al vertice di Sharm
Sia il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parteciperanno al vertice di pace a Sharm el-Sheikh, “per consolidare l’accordo di cessate il fuoco a Gaza e riaffermare il loro impegno a rispettarlo”, ha annunciato su Facebook il portavoce della presidenza, Mohamed Ibrahim Abdel Khaleq El-Shennawy.
Trump arrivato alla Knesset
La visita di Trump in Israele avrebbe dovuto durare meno di quattro ore, ma al momento sembra essere in ritardo di almeno un’ora. Il suo discorso alla Knesset, previsto per le 11 del mattino ora locale, non è ancora iniziato.
Arrivano bus con prigionieri palestinesi
I palestinesi attendono a Ramallah la liberazione dei propri cari. Secondo Al Jazeera immagini televisive mostrano due autobus, si ritiene con a bordo prigionieri palestinesi, e alcuni veicoli della Croce Rossa in partenza dal carcere di Ofer.
Meloni: “Una giornata storica”
Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump. Ora si apre una nuova fase: consolidare il cessate il fuoco e dare piena attuazione all’accordo per costruire un futuro di pace e stabilità duratura. L’Italia continuerà a sostenere con convinzione questo percorso, nella consapevolezza che la pace si costruisce con i fatti, non con le parole”, scrive su X il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Liberazione ostaggi, data simbolo per ebrei israeliani
Il momento della liberazione degli ostaggi è particolarmente simbolico per molti ebrei israeliani. Secondo il calendario ebraico, lunedì è la vigilia della festività di Simchat Torah. L’attacco a Israele guidato da Hamas del 7 ottobre 2023, che ha dato inizio alla guerra, avvenne proprio durante Simchat Torah di quell’anno.
Trump: “Oggi è un nuovo inizio”
“Questo è un mio grande onore. Un grande e bel giorno. Un nuovo inizio”, ha scritto Donald Trump nel libro degli ospiti che ha firmato alla Knesset israeliana.
Gli altri 13 consegnati alla Croce Rossa: ora sono tutti liberi
Stando alle prime immagini, gli ultimi 13 ostaggi vivi liberati sono in grado di camminare autonomamente, senza aiuto. I convogli della Croce Rossa si stanno dirigendo al punto di incontro per consegnarli agli ufficiali dell’esercito israeliano.
Von der Leyen: “L’Ue contribuirà al successo del piano a Gaza”
“Siamo pronti a contribuire al successo” del piano di pace per Gaza “con tutti gli strumenti a nostra disposizione In particolare, fornendo sostegno alla governance e alla riforma dell’Anp. Saremo una forza attiva all’interno del gruppo dei donatori palestinesi. E forniremo finanziamenti dell’UE per la ricostruzione di Gaza”, scrive su X la presidente della Commissione Ursula von der Leyen definendo una “pietra miliare” l’accordo di pace e “un momento di sollievo per il mondo intero” il rilascio degli ostaggi.
Idf, i sette ostaggi liberi sono in Israele
Stanno bene e stanno in piedi autonomamente. Herzog: ‘Questa è una mattina di grande speranza’. Applauso alla notizia della liberazione in piazza a Tel Aviv. Trump atterrato in Israele, accolto dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e dalla moglie Sara all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Con loro, anche l’inviato speciale Steve Witkoff, il consigliere e genero del presidente Jared Kushner e la figlia Ivanka.
Tajani: “Da Medioriente si accende luce di speranza”
“Dopo il cessate il fuoco, un altro passo in avanti di un percorso ancora fragile, il passaggio dalla guerra alla pace”. Ora il compito di “governi e popoli dell’Europa assieme ai nostri amici del mondo arabo, è quello di consolidare e costruire giorno dopo giorno le condizioni perché la pace resista e si rafforzi”. L’Italia “contribuirà a far sì che il progetto dei ‘2 popoli 2 Stati’ non rimanga uno slogan vuoto” affinché “i due popoli possano trovare la pace nel rispetto e nella sicurezza”.
Liberi i primi sette!
I primi sette sono stati consegnati poco dopo le sette italiane (otto locali) alla Croce Rossa. L’annuncio è stato accolto con un boato nella piazza dedicata agli ostaggi a Tel Aviv. Hamas ha consentito loro di parlare al telefono con i familiari prima del rilascio.
Trump: “La guerra è finita”
Parlando sull’aereo presidenziale, Donald Trump ha dichiarato: “La guerra è finita, la gente è stanca e non ne può più. Il “cessate il fuoco” reggerà”. E poi: “Questo accordo è forse la cosa più importante che ho fatto”.
Hamas: “Israele rispetti accordo”
“Dichiariamo il nostro impegno nei confronti dell’accordo raggiunto e dei relativi calendari, a condizione che Israele li rispetti”. Lo afferma Hamas in una nota subito dopo il rilascio dei primi sette ostaggi israeliani.

“L’incubo di nostro figlio è finito”
“Siamo emozionati e felici, stiamo aspettando che arrivi”. Queste le parole a Ynet del padre di Guy Gilboa-Dalal, uno dei primi sette ostaggi rilasciati. “Lasciamolo tornare a casa e lo abbracceremo e gli diremo che il suo incubo è finalmente finito. Non lo lasceremo mai nella nostra vita”.
Nessuna speranza per ostaggio nepalese
Non ce l’ha fatta l’unico ostaggio nepalese . L’ambasciatore del paese asiatico in Israele ha dichiarato che non ci sono segni che Bipin Joshi, studente, sia sopravvissuto e che non è chiaro se i suoi resti potranno essere recuperati. Joshi stava studiando agraria in Israele nell’ambito del programma Learn and Earn del Paese. Un parente del ragazzo ha riferito alla BBC di essere stato informato da funzionari nepalesi e israeliani che Joshi non e’ nella lista delle 20 persone ancora in vita, ma che la famiglia spera in un miracolo.
