Due telefonate in 48 ore. Secondo il Financial Times, Washington avrebbe fornito informazioni d’intelligence per attacchi a raffinerie russe
«Ho appena parlato con il presidente degli Stati Uniti per la seconda volta in due giorni, e anche oggi la conversazione è stata molto costruttiva», scrive su X Volodymyr Zelensky. In effetti aveva già scritto ieri. Le telefonate con il presidente si fanno incalzanti. «Se ha fatto finire la guerra di Gaza», diceva l’11 ottobre, sabato . Riesce anche contro Mosca. Ma Putin continua con i raid.
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«Ieri avevamo concordato una serie di temi da approfondire, e li abbiamo affrontati tutti: la tutela delle vite dei nostri cittadini, il potenziamento delle nostre capacità difensive — in particolare la difesa aerea, la resilienza e le tecnologie a lungo raggio. Abbiamo discusso anche diversi aspetti legati al settore energetico. Il presidente Trump è pienamente aggiornato su quanto sta accadendo. Abbiamo deciso di proseguire il dialogo», scrive.
I have just spoken with @POTUS – for the second time in two days – and today’s conversation was also very productive.
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 12, 2025
Yesterday, we agreed on a set of topics to discuss today, and we covered all the aspects of the situation: defense of life in our country, strengthening our… pic.twitter.com/ZVs0cLicIL
Ma poi su X continua a spiegare quello che certamente ha discusso, di nuovo, anche con Trump. “La Russia sta approfittando del fatto che l’attenzione della diplomazia internazionale è concentrata sul Medio Oriente.
Putin ha intensificato la tensione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e Mosca ha reso i suoi attacchi contro il nostro sistema energetico ancora più violenti, per compensare i fallimenti sul campo”. E ancora.
“I nostri soldati hanno fatto un ottimo lavoro, riuscendo a contenere tutto questo. Le unità ucraine stanno proseguendo le operazioni di controffensiva nella zona di Dobropillia e in altre aree — in particolare nel settore di Zaporizhzhia, vicino a Orikhiv — dove le nostre truppe hanno già avanzato di oltre 3 chilometri”.
“È fondamentale che anche i nostri sforzi di controffensiva diplomatica abbiano successo. Tutti devono contribuire a ottenere risultati: il Ministero degli Esteri, le istituzioni statali e anche la nostra diplomazia informale”.
Secondo il Financial Times, che cita fonti informate, gli Stati Uniti avrebbero fornito all’Ucraina informazioni di intelligence per colpire le infrastrutture energetiche russe, comprese le raffinerie lontane dal fronte. Questo supporto, intensificatosi da metà estate, avrebbe contribuito a far salire i prezzi dell’energia in Russia e costretto Mosca a ridurre le esportazioni di gasolio. Nel Donbass, la situazione resta critica: evacuazioni in corso a Kramatorsk, dove le truppe russe si avvicinano. Combattimenti segnalati anche a Konstantinovka.
Zelensky ha inoltre parlato con Emmanuel Macron, ringraziando la Francia e ribadendo la necessità di rafforzare la difesa aerea. «La Russia approfitta dell’attenzione rivolta al Medio Oriente – ha scritto su X –. Gli attacchi sono sempre più violenti, ma stiamo coordinando nuovi passi diplomatici e militari per reagire».