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Fine vita, Ada può morire: «La malattia ha perso, vinco io»

Conosciuta col nome di battaglia Coletta, la 44enne ha una forma aggressiva di Sla. Per la Asl ha i requisiti. Associazione Coscioni: «Quando e se vorrà»


Ada, conosciuta come Coletta, ha 44 ed è affetta da Sla. Dipende da chi la cura o morirebbe. Dopo una lunga battaglia legale e un ricorso vinto, ora può scegliere.

Secondo la verifica medica dell’Asl, Ada, campana, possiede infatti tutti i requisiti previsti per accedere all’aiuto medico alla morte volontaria e potrà, quando e se lo vorrà, procedere “nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e delle pronunce della Corte”.

Lo ha reso noto l’associazione Luca Coscioni in un comunicato. Nei giorni scorsi, Ada, inizialmente nota con il nome di battaglia “Coletta”, ha scelto di rendere pubblica la propria identità, raccontando la sua storia in un video diffuso dall’associazione. Le sue parole sono state lette dalla sorella Celeste, poiché Ada – colpita da una forma aggressiva di Sla, diagnosticata nel giugno 2024 – non è più in grado di parlare e comunica solo tramite puntatore oculare.

L’Associazione Luca Coscioni ricorda che Ada non può più camminare e necessita di assistenza continua da parte dei familiari per ogni attività quotidiana. Senza il supporto dei suoi caregiver, non riuscirebbe a nutrirsi, bere, assumere farmaci o adempiere alle funzioni vitali, rischiando di morire di stenti in modo atroce e doloroso.

La comunicazione ufficiale ai legali della donna è stata notificata il 7 ottobre. L’Asl – prosegue la nota – ha inoltre annunciato che darà seguito alle fasi successive previste, tra cui l’individuazione del farmaco e la definizione delle modalità di autosomministrazione.

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