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Sciopero generale per la Flottilla. La mappa delle proteste città per città

La guerra a Gaza ha seminato vento e ora sta generando tempesta, il cui vento soffia nelle vele delle flottiglie europee e sulle piazze italiane

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Si è conclusa, dopo quasi dodici ore di concitazione e agitazioni, l’epopea della Global Sumud Flotilla, il convoglio di attivisti diretto a Gaza. La guerra a Gaza ha indubbiamente seminato vento e ora sta generando tempesta, il cui vento soffia nelle vele delle flottiglie europee e sulle piazze italiane.

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Proteste spontanee infatti sono già scoppiate a Bruxelles, Parigi, Madrid, Barcellona, Berlino, Istanbul e in gran parte delle città italiane. Nel Belpaese si sono contate manifestazioni in almeno 35 città, quasi tutte in maniera pacifica, nonostante qualche disordine a Bologna di fronte alla stazione. Istituti scolastici e università sono stati occupati a Roma, Napoli, Milano, Bologna, Pisa, Genova e molte altre città, mentre sono numerose le stazioni ferroviarie e gli aeroporti –da Torino a Padova – bloccati dai manifestanti nella giornata di ieri.

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Il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini ha respinto la precettazione di ieri di Salvini e annunciato un immediato ricorso contro la decisione del ministro. «Vedrete delle piazze talmente piene che la gente non saprà dove andare. I giovani hanno paura del loro futuro e stanno scendendo in piazza perché non accettano la logica violenta della guerra», ha detto il capo del maggior sindacato italiano.

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La decisione di rigettare la precettazione ha pochi precedenti ma denota anche la consapevolezza – da parte degli scioperanti – di come la causa palestinese sia divenuta ormai trasversale a livello politico. Non è un caso infatti se, secondo i dati recentemente pubblicato dall’Ispi, il sostegno al riconoscimento di uno Stato palestinese sia condiviso anche dagli elettori di centrodestra, tradizionalmente poco sensibili al tema. Il braccio di ferro ha assunto così dimensioni eminentemente politiche, frutto di circostanze eccezionali, tali da permettere al sindacato di usare la foglia di fico dei diritti costituzionali – accampati da Landini come giustificazione del mancato preavviso, una possibilità che è permessa dalla legge ma che non sembra sussistere in questo caso – per promuovere un antagonismo che restituisca alla lotta sindacale una vivacità che non si vedeva da anni.

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E, a proposito di lotta, nella tarda nottata di ieri due nuove flottiglie sono partite alla volta di Gaza: almeno 45 navi sono partire infatti da Arsuz, in Turchia, mentre 11 imbarcazioni sono salpate dalla Sicilia guidata dall’attivista Fabio Saccomanni. La guerra a Gaza ha indubbiamente seminato vento e ora sta generando tempesta, il cui vento soffia nelle vele delle flottiglie europee e sulle piazze italiane.

Blocco accesso a porto Livorno, stop traffico commerciale

Traffico commerciale completamente bloccato in ingresso e uscita dalla zona nord del porto di Livorno con lunghe file di mezzi pesanti e Tir intrappolati tra il ponte Genova e via Leonardo da Vinci a causa dei manifestanti proPal che, come annunciato da Usb, hanno invaso dalle 6 di stamattina, con un presidio, le carreggiate del grande nodo viario di fronte al varco Zara di accesso al porto. I manifestanti hanno posizionato transenne e acceso fuochi per impedire il passaggio dei veicoli compresi quelli di passeggeri ai traghetti. Proteste di camionisti e automobilisti ma in quella zona della città non si passa.

Oltre 100 cortei in tutta Italia

La Cgil ha indetto lo sciopero generale con oltre 100 cortei in tutta Italia “in difesa della Flotilla, dei valori costituzionali e a sostegno della popolazione di Gaza”. A Roma la manifestazione partirà alle 8:30 da piazza Vittorio per arrivare in piazza dei Cinquecento, con la partecipazione del segretario generale Maurizio Landini che terrà un punto stampa alle 9:15.

La Cgil denuncia l’attacco israeliano alla Global Sumud Flotilla, “navi civili con cittadini italiani a bordo”, definendolo un fatto di estrema gravità, un attentato alla Costituzione e alla sicurezza di lavoratori e volontari. Per la Confederazione si tratta di un atto che impedisce un’azione umanitaria verso Gaza, sottoposta – afferma – a una “vera e propria operazione di genocidio”. Critiche anche al governo italiano, accusato di aver abbandonato in acque internazionali cittadini e lavoratori. “Il fatto che le piazze si stiano riempiendo di persone normali di fronte quello che sta succedendo è perché a vedere che le persone muoiono e di questo genocidio, scatta un meccanismo di umanità e fratellanza”, ha precisato Landini.

Blocchiamo tutto a Roma

Treni cancellati e con ritardi fino a 80 minuti alla stazione Termini di Roma nel giorno dello sciopero generale indetto per solidarietà alla Global Sumud Flotilla. I monitor in stazione avvisano in passeggeri che fino alle ore 20.59 di oggi, i treni potranno subire ritardi o variazioni per uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs italiane, Italo e Trenord. Già centinaia i manifestanti a piazza Vittorio al pre-concentramento della Cgil nella capitale. Oltre al segretario locale Natale Di Cola, diversi esponenti del Pd, come Michela Di Biase, Marta Bonafoni e Nicola Zingaretti, e i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. In arrivo il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Il corteo poi muoverà verso piazza dei Cinquecento, al presidio di Usb.

Sulle note di Bella Ciao, è partito intorno alle 10 da piazza Vittorio il corteo nella Capitale. In testa il segretario della Cgil Maurizio Landini, assieme a Maria Elena Delia, la portavoce italiana della Flotilla, tenendo tra le mani lo striscione con scritto ‘stop al Genocidio, siamo tutti Global Sumud Flotilla’. Sempre in prima fila il presidente della comunità palestinese di Roma e del Lazio Yousef Salman. Il corteo arriverà a piazza dei Cinquecento dove ad attenderli ci sarà il presidio di Usb. Qui sono migliaia le persone che si sono radunate.

Torino, 50 mila in piazza e contestato Bezos

“Oltre 50mila persone in piazza”: questa, secondo il dato fornito dalla Cgil Torino, la partecipazione alla manifestazione per lo sciopero generale. Poco dopo le 11,30 il corteo sta ancora partendo dalla piazza del Municipio, dove si trova anche lo spezzone sociale, mentre la testa della manifestazione è già in cammino. In migliaia hanno iniziato a radunarsi dalle 9 davanti al Municipio e nelle vie limitrofe, molte le bandiere dei sindacati e della Palestina. Lavoratori, studenti, famiglie con bambini sfilano per la città lungo un percorso di 10 chilometri. “L’Italia, Torino, sanno da che parte stare” “Palestina libera”, “boycott Israel” e slogan per la pace si mescolano a musica e canzoni palestinesi. Diversi i cartelli contro il governo, con alcune foto della premier Giorgia Meloni e dei ministri Crosetto, Salvini e Tajani definiti “complici del genocidio”. Dai microfoni anche la solidarietà ai lavoratori di Amazon, che questa mattina è stata bloccata per contestare la presenza in città di Jeff Bezos per la Italian Tech Week. Occupati diversi licei e facoltà universitarie. All’aeroporto Caselle circa 70 manifestanti sono entrati nell’area di imbarco, causando ritardi.

Lacrimogeni a Bologna, tensione alta

Scontri e lacrimogeni davanti alla stazione centrale, con blocco della circolazione ferroviaria. Migliaia di studenti hanno cercato più volte di entrare nello scalo, respinti dalle forze dell’ordine. Corteo poi spostato sui viali cittadini. Tra i cori “Blocchiamo tutto” e “Dimissioni governo Meloni” migliaia di manifestanti sono partiti da piazza Maggiore, tra il sindacato Usb, Potere al Popolo, Cambiare rotta e i collettivi di studenti universitari. La direzione annunciata è l’aeroporto Marconi. Il corteo dovrebbe confluire insieme alla manifestazione della Cgil, che si è dato appuntamento questa mattina in piazza Malpighi. La tensione è alta, dopo la guerriglia prolungata di ieri sera. 

Occupata Lettere a Firenze, migliaia in corteo

Occupata la facoltà di Lettere e la stazione Santa Maria Novella: 5mila manifestanti sono scesi sui binari, bloccando i treni e causando contusi tra poliziotti. Altri blocchi a Prato e Livorno. Migliaia di persone a Firenze per il corteo in solidarietà con la Palestina e la Global Sumud Flotilla. Il corteo, aperto da una grande bandiera palestinese e dallo striscione ‘Fermiamo il sionismo con la resistenza’, è partito poco prima delle 10. A sfilare sindacati di base, ragazzi delle scuole superiori e università, associazioni, movimenti, Cgil. A Prato circa 1.500 persone si sono radunate per lo sciopero in piazza Mercatale. 

Trieste

Manifestanti hanno tentato di entrare nella stazione ferroviaria, respinti con cariche di alleggerimento e lacrimogeni. Un poliziotto ferito lievemente.

Napoli, ritardi a treni e cortei

Corteo pro Palestina partito da piazza del Carmine. Tentato l’ingresso al porto, respinto dalla polizia. Ritardi e cancellazioni per i treni in arrivo e in partenza dalla stazione Centrale di Napoli. La manifestazione per Gaza, partita da piazza Garibaldi, ha lasciato corso Umberto per dirigersi verso il porto di Napoli al Varco Pisacane, ingresso per l’area di commercio dello scalo. “Nel nostro porto – dice al microfono uno dei manifestanti – c’è un commercio di armi, invece deve essere un luogo di incontro delle civiltà”. Il varco Pisacane è chiuso con furgoni della polizia posizionati alle spalle del cancello.

Studenti e collettivi a Milano: 100 mila già in piazza

Occupata l’Università Statale, studenti e collettivi pronti per lo sciopero generale. Corteo da piazzale Loreto a piazza Duomo con richieste di embargo militare e corridoio umanitario. “Al corteo di Milano siamo in 100 mila”. Lo afferma dalla testa della manifestazione la Cgil di Milano. Il corteo milanese è partito da piazza Oberdan sulle note di ‘Bella Ciao’. Con in testa il furgone della Cgil, i manifestanti hanno subito svoltato in direzione del Politecnico tra grandi difficoltà di spostamento per il fiume di gente presente. Treni cancellati e ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore alla stazione di Milano Centrale per lo sciopero generale. Stessa situazione alla stazione di Milano Garibaldi, con cancellazioni e ritardi fino a 50 minuti, e a quella di Milano Rogoredo, dove i ritardi raggiungono quasi le tre ore. Per l’Atm lo sciopero è in programma dalle 8.45 alle 15 e poi dalle 18 a fine servizio. 

Occupate università di Pisa e Venezia: collegamenti bloccati

Circa 300 studenti hanno occupato il rettorato dell’Università, pronti a restare fino alla manifestazione di domani. Previsti blocchi anche in stazione e arterie principali. A Venezia studenti dello Iuav hanno esposto uno striscione di otto metri con scritto Free Palestine da una sede storica dell’ateneo. Collegamenti da e per il centro storico di Venezia sono bloccati. Il corteo della città storica, partito da Campo Santa Margherita. Alcuni manifestanti sono saliti sul tetto del Garage comunale e hanno srotolato uno striscione “Free Gaza”. Cancellazioni di quasi tutti i treni in arrivo e partenza vengono registrate dalle ore 10 nella stazione di Santa Lucia e in quella di Mestre. Altri cortei sono previsti a Padova, verso l’Interporto, a Treviso, Vicenza – dove si vorrebbe bloccare un casello dell’autostrada A31 – e a Verona. 

Manifestazioni a Genova, Cagliari e Bari

Manifestazioni davanti al porto di Genova, ma senza blocchi operativi alle attività. A Cagliari un centinaio di studenti ha bloccato per mezz’ora la viabilità vicino alla stazione, con corteo per le vie del centro. A Bari occupata un’aula dell’Università, studenti chiedono la sospensione totale degli accordi con Israele. Sono migliaia le persone, fra le quali tantissimi studenti, riuniti davanti al centralissimo molo San Nicola. In tantissimi indossano la kefiah e issano bandiere della Palestina. Ci sono anche l’eurodeputato e candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro, la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e una delegazione di consiglieri comunali, assessori e rappresentanti del Municipi. Il corteo attraverserà il centro della città anche da via Calefati, dove si trova la sede del Consolato di Israele. 

Trentamila a Palermo tra gli applausi

Circa 30.000 per gli organizzatori le persone che partecipano a Palermo al corteo per lo sciopero generale in solidarietà del popolo palestinese. Il corteo, partito dalla stazione centrale, si sta dirigendo a palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana. Tantissimi gli studenti.

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