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Gaza, manca l’assenso di Hamas alla nuova proposta di Donald Trump


Ancora non è giunta una risposta ufficiale dal fronte palestinese alla nuova proposta di pace presentata dall’amministrazione Trump, che punta al rilascio immediato dei circa venti ostaggi (e dei corpi di quelli uccisi)ancora nelle mani di Hamas. A riportare inizialmente la nuova proposta di accordo di Trump è stata la CNN, secondo la quale l’offerta prevede il ritiro di tutte le forze israeliane dalla Striscia di Gaza in cambio della liberazione degli ostaggi. Non è chiaro, però, quanto tempo durerebbe il ritiro e con quali modalità verrebbe attuato.

La bozza citata dalla testata, articolata in 21 punti, stabilisce che Hamas non potrà avere alcun ruolo di governo futuro a Gaza. In sua sostituzione verrebbero create due strutture di transizione: un organismo internazionale di supervisione e un comitato palestinese incaricato dell’amministrazione civile. Secondo la fonte citata dalla rete americana, la proposta è già stata condivisa con diversi leader arabi, che pur giudicandola imperfetta, l’avrebbero accolta con favore, vedendola come una possibile via d’uscita dal conflitto.

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Alcuni passaggi sarebbero stati sottoposti anche al vaglio del Qatar. Tra questi, un punto controverso: l’impegno a impedire futuri attacchi israeliani contro Doha, colpita a inizio mese. Inoltre, il piano vieterebbe lo spostamento forzato dei civili palestinesi.

Un’ulteriore versione della proposta, diffusa dall’emittente saudita Al-Hadath, aggiunge dettagli significativi: a Hamas verrebbe offerta un’amnistia in cambio dell’uscita da Gaza e della consegna delle armi. In parallelo, Israele dovrebbe liberare tra i 100 e i 200 detenuti palestinesi. Sempre secondo la fonte saudita, il piano prevede un’iniziativa internazionale di ricostruzione della Striscia nei prossimi cinque anni e la creazione di una forza di sicurezza palestinese sotto supervisione araba e internazionale.

Sul fronte umanitario, la CNN menziona il ruolo delle Nazioni Unite per gli aiuti a Gaza, mentre Al-Hadath riporta che il piano Trump includerebbe la chiusura del Gaza Humanitarian Fund (GHF).

Donald Trump, nonostante la mancata risposta dei palestinesi, ha confermato le trattative in corso con Hamas: «Sono in corso negoziati intensi da quattro giorni e continueranno finché non si arriverà a un accordo definitivo». Il Presidente ha assicurato che tutti gli interessati sono al corrente dei colloqui e che tutti hanno modo di intervenire nella trattativa.

Trump ha ribadito di essere «vicino a un accordo per porre fine alla guerra e riportare gli ostaggi a casa», prima di partire per New York, dove ha assistito alla Ryder Cup. Tuttavia, dallo stesso podio dell’Assemblea generale ONU, Netanyahu ha gelato le aspettative: «La guerra continuerà fino a quando Hamas non sarà disarmato».

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