L’accusa è gravissima: l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti è stato indagato nell’inchiesta per l’omicidio di Chiara Poggi. Avrebbe protetto dalle indagini Giuseppe Sempio (nella foto). La prova in un biglietto trovato durante una perquisizione, e altre “anomalìe” (così vengono definite nella nuova inchiesta) nelle indagini. Da questa mattina carabinieri e uomini della Guardia di Finanza sono nelle abitazioni dell’ex procuratore e quelle del circuito familiare di Sempio. La notizia è stata lanciata dal Tg1. L’accusa a Venditti è “corruzione in atti giudiziari”. Coinvolti nell’inchiesta due carabinieri ora in congedo: Silvio Sapone e Giuseppe Spoto
Il decreto è firmato dalla Procura di Brescia. Il sospetto è che abbia archiviato in modo troppo rapido la precedente inchiesta sull’amico del fratello della ventiseienne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Un sospetto che nasce, secondo indiscrezioni, da alcune vecchie intercettazioni e da un appunto a penna su un bloc notes ‘Venditti / gip archivia X 20-30 euro’ con la data ‘febbraio 2016’. Un promemoria che avrebbe la grafia di Giuseppe Sempio, il padre del nuovo sospettato del delitto della ventiseienne, ma con la data erroneamente anticipata di un anno dato che l’archiviazione arriva nel 2017.
Nel decreto sono evidenziate alcune anomalie nell’inchiesta: “L’omissione da parte della P.G. incaricata delle indagini (la Sezione di P.G. della Procura di Pavia), della trascrizione di alcuni passaggi rilevanti delle intercettazioni ambientali, alcuni contatti opachi del Sempio con gli U.p.g. Spoto e Sapone (rispettivamente addetto e responsabile della sezione di PG), i quali risultano avere intrattenuto con i Sempio, poco prima della loro audizione in Procura, dei contatti non relazionati (il Sapone) oppure di durata incongrua rispetto all’attività in svolgere (lo Spoto); la breve durata dell’interrogatorio di Sempio Andrea; la verosimile conoscenza anticipata, da parte dei membri della famiglia Sempio, dei temi su cui sarebbero stati sentiti dai PP.MM.; il tutto senza trascurare la conclusione dell’annotazione d’indagine datata 7.3.2017 con formula tranchant circa la “completamente assenza di elementi a supporto” delle ipotesi accusatorie a carico di Sempio Andrea”.
Le perquisizioni in corso, nelle dimore dell’ex procuratore, a Pavia, Genova e Campione d’Italia (Como) dove Venditti è presidente del cda del Casinò, sono operate dai Carabinieri di Milano e dalla Gdf di Pavia. Altre perquisizioni sono in corso a casa di Giuseppe Sempio e Daniela Ferrari, i suoi genitori a Garlasco (Pavia) e dove si è trasferito anche Andrea Sempio, che viveva a Voghera dopo l’apertura dell’inchiesta. Perquisizioni sono in corso anche nei domicili dei tre zii da parte di padre di Andrea Sempio, e a casa dei due carabinieri che lavoravano nella sezione di Polizia giudiziaria del Tribunale pavese quando era procuratore Venditti.