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Trovato il corpo della donna scomparsa in Sardegna, confessa l’imprenditore


Svolta nell’inchiesta sulla scomparsa di Cinzia Pinna, la donna di Castelsardo di cui non si avevano più notizie dall’11 settembre. Il suo corpo è stato ritrovato, l’assassino ha confessato: risponderà di omicidio e occultamento di cadavere. Già questa mattina i Ris di Cagliari e i vigili del fuoco avevano fatto un sopralluogo nelle campagne di Conca Entosa, tra Arzachena e Palau, nella tenuta con vigneto di proprietà dell’ imprenditore vitivinicolo di Arzachena Emanuele Ragnedda, 41 anni, ora indagato assieme a un lombardo di 26 anni, il suo giardiniere.

Ragnedda e’ stato fermato da carabinieri e Guardia Costiera mentre tentava di allontanarsi da Arzachena, per fuggire via mare. L’uomo dopo la cattura, davanti al procuratore di Tempio Pausania, ha confessato l’omicidio e indicato dove si trova il cadavere della donna, nella sua tenuta.

La famiglia di Ragnedda è molto conosciuta in Gallura, è una storica produttrice di Vermentino. L’imprenditore è noto per aver messo in commercio il “Disco Volante” quello che viene considerato “il bianco più costoso del mondo”, con bottiglie che arrivano a 1300 euro.

Cinzia Pinna, 33 anni, era in vacanza a Palau. L’ultima sera di cui se ne hanno notizie, era uscita con amici, e da immagini di telecamere di sorveglianza, camminava in evidente stato confusionale ed era salita a bordo di un’auto che l’aveva avvicinata, intestata a Emanuele Ragnedda. Il suo telefono cellulare e’ stato attivo fino alla mattina del giorno dopo, e le celle la localizzano in zona porto.

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