Approfittando del Question Time alla Camera dei deputati, il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli riporta alla ribalta l’autonomia differenziata puntando il dito contro chi critica la riforma e parla di secessione
ROMA – «Il sottoscritto, accusato di essere un secessionista, o meglio un ex secessionista, a ben vedere nei fatti, ha sempre avuto a cuore gli interessi di tutto il Paese, affrontando i problemi delle aree interne e delle zone svantaggiate, indipendentemente che fossero al Nord o al Sud, penso alla recente legge sulla montagna, al disegno di legge sulle isole minori, in corso di elaborazione e soprattutto al disegno di legge delega al Senato relativo ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali da garantire uniformemente in tutto il Paese: primo e unico progetto organico dal 2001».
Così il ministro degli Affari regionali e l’autonomia, Roberto Calderoli, nel corso del question time alla Camera. «Chi contrasta oggi l’autonomia mantiene e contribuisce ad acuire una spaccatura nel Paese che non è politica né geografica, ma economica e sociale. Chi contrasta oggi l’autonomia, e accusa me, ancora, a distanza di trenta anni, di secessione, accetta divari e fratture che già esistono e sono sotto gli occhi di tutti».
Per il ministro, quindi, non ci sono dubbi di alcun genere: «Chi contrasta oggi l’autonomia vuole che nulla cambi e di certo non promuove l’unità della Repubblica», ha aggiunto in conclusione Calderoli.